Milano 9 Marzo – Ci sono buone e cattive notizie sul fronte refezione scolastica. La buona notizia è che nelle elezioni per la rappresentanza comunale dei genitori nelle commissioni mensa ha votato piu gente: 25% contro il 4% del 2015, con punte del 48% alle materne. I genitori hanno voglia di controllare cosa mangiano i figli e di controllare.
Sul fronte Milano Ristorazione invece una decisione che sa di beffa. Distribuiti premi a quadri e dirigenti per un servizio scadente.
Pere dure come mattoni, pizza scotta, patate microscopiche, porzioni insufficienti, continue segnalazioni di corpi estranei nei piatti. Ai bambini rifilano cibi sempre più scadenti e poi i dirigenti di Milano Ristorazione si assegnano premi per questi pessimi risultati.
Ricordiamo che i margini che hanno permesso di centrare l’obiettivo sono stati ottenuti risparmiando sul cibo, sulle cooperative di scodellatori, in un servizio erogato in maniera monopolistica, senza concorrenza.
Non solo, mentre MiRi fa utili “nominali” il Comune si deve accollare 5/6 milioni annui di mancati introiti dalla refezione scolastica che provvede a riscuotere tra mille difficoltà. Questi mancati introiti vengono accollati alla fiscalità generale, cioè a tutti noi.
Allora non resta che tornare a chiedere ancora una volta che Milano Ristorazione si doti di un vero servizio di rilevazione del gradimento del cibo, dei menu e del servizio da parte di utenti e genitori. Solo con una vera customer care sui 70.000 pasti erogati si potrà avere un criterio per valutare tra l’altro se assegnare premi ai dirigennti di MiRi.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.