Milano 28 Marzo – Padre padrone finisce in manette. Tunisino di 50 anni, incensurato, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. Stava prendendo a cinghiate il figlio disabile perché ha saltato la scuola. Le botte e le minacce, in quella casa, erano all’ordine del giorno. Tutti dovevano sottostare alle regole ferree di quel padre severo che alle parole, preferiva le mani. Questo fino quando la moglie è riuscita a chiedere aiuto ai carabinieri. Incinta e disperata, dopo l’ennesimo episodio di violenza tra le quattro mura domestiche, non ci ha visto più, e nonostante la paura e le botte, è uscita di casa per andare a denunciare l’uomo che stava rendendo la sua vita, e quella di suo figlio, un quotidiano inferno. Di poco prima il violento pestaggio al ragazzino 13enne, colpevole di aver bigiato a scuola. Quando il padre ha scoperto che il figlio si era assentato senza alcun permesso, è andato su tutte le furie. Ha aspettato che tornasse a casa dal suo giro con gli amici, si è sfilato la cintura dai pantaloni e lo ha colpito più volte alle braccia, sulla schiena, in pieno volto. La moglie ha provato a difenderlo, mettendosi davanti agli occhi di fuoco del marito, ma la situazione è peggiorata. “Vi ammazzo tutti e due”, avrebbe ripetuto più volte. I carabinieri l’hanno seguita, lui era in casa, ancora carico di rabbia. Non si è difeso e non ha opposto resistenza. Il figlio, con evidenti ematomi e lesioni, è stato portato al Pronto Soccorso dell’ospedale San Matteo di Pavia per le cure. Ne avrà per quasi un mese (Corriere)
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