Milano 3 Aprile – Nuova puntata della telenovela su Piazza Castello. Pare sia fallito anche il tentativo della Triennale di portare un orto presente a Expo sull’area di Largo Beltrami, dove prima c’erano i 2 mammozzoni denominati “Expo Gate”. Quindi la soluzione proposta dal Comune è geniale: metteremo i tavolini dei bar sull’asfalto! Ammazza che ideona, ci voleva l’Assessore Maran e anni di dibattito.
Ricapitoliamo: venne chiusa una grande arteria del traffico perché doveva diventare una grande piazza pedonale. Non ci passava però nessun pedone e allora il Comune pensò di fare degli eventi. Solo dopo ci si rese conto che per fare eventi 365 giorni l’anno ci vogliono tanti soldi che però non c’erano. Fu allora che il Comune invocò gli “sponsor” ma arrivarono i gazebo con le salamelle!
A questo punto, siamo già al 2014, il Comune incarica Triennale di bandire un concorso “Atelier Castello” che però sia low cost (200.000 euro) perché gli Assessori non hanno stanziato i soldi. Viene anche lanciato un concorso on line, ma poi la Giunta non rispetta il voto popolare e sceglie un progetto che peraltro pretende di modificare. La “nevicata a Milano” degli architetti Salvadeo e Guidarini, progetto vincitore, prevede il calcestre che, si dice, non va bene.
Nel frattempo, siamo a fine 2015, finisce Expo, nessuno sa dove mettere gli Expo Gate, che per inciso sono costati 6 milioni. Pisapia prima di andarsene bandisce un concorso di idee questa volta gestito addirittura con l’ordine degli architetti e aperto a tutti. Vince a febbraio 2017 l’architetto Genuizzi con un progetto simile al precedente e con il solito calcestre che, stavolta, è autorizzato.
C’è però un problemino: prima di completare l’iter (progetto definitivo, gara, finanziamento) passeranno almeno 2 anni. Largo Beltrami rimane un cantiere aperto. Allora si pensa alla solita Triennale che però non riesce a trovare lo sponsor per realizzare l’aiuola/orto. Eccoci così arrivati alla idea di Maran: per un po’ di anni, i tavolini dei bar.
Ora noi saremo forse di parte perché sosteniamo la riapertura alle auto di Piazza Castello. Ma qualcuno può affermare che Pisapia, Sala e compagni sanno programmare? E se non sono capaci di pianificare tempi e risorse, non era meglio lasciar stare Piazza Castello come era?
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.