Milano 19 Aprile – Non conosce sosta l’attività di contrasto alla violenza di genere posta in essere dai Carabinieri del Comando Provinciale di Milano nell’ambito della quotidiana attività in difesa delle fasce deboli.
Si attesta a 110 il numero dei violenti deferiti all’Autorità Giudiziaria dall’inizio dell’anno per i reati di maltrattamenti in famiglia e stalking, dei quali ben 68 finiti in manette. Gli ultimi 2 arresti sono stati effettuati nel pomeriggio di ieri nel capoluogo meneghino.
Alle 16.00 circa, i militari del Nucleo Radiomobile di Milano hanno tratto in arresto un 30enne filippino, autore di maltrattamenti nei confronti della compagna convivente, una connazionale 31enne. Poco dopo la nascita di un figlio, all’inizio dello scorso anno, la relazione tra i due si era incrinata ed erano iniziate le discussioni, culminate nell’aggressione di ieri, nel corso della quale la donna è stata fatta segno di calci e pugni, nonostante la presenza in casa del bambino. Gli operanti, intervenuti su richiesta dei vicini, hanno trovato l’aggressore ancora nell’abitazione in zona Calvairate, bloccandolo nonostante un tentativo di fuga con spintoni e minacce ai militari. La vittima, che presentava lievi contusioni, ha rifiutato le cure mediche, ma ha deciso di denunciare il compagno, confidando ai Carabinieri come le angherie andassero avanti da diversi mesi, mai raccontate a nessuno per timore di ritorsioni.
Poco più tardi, i Carabinieri della PMZ della Compagnia Milano – Porta Magenta hanno proceduto per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti di un 22enne marocchino, a seguito di un intervento presso un’abitazione in zona Ticinese, su richiesta di un vicino che segnalava una violenta lite in corso. Giunti sul posto, gli operanti hanno appurato che, al culmine di una discussione per motivi di gelosia, l’uomo aveva picchiato la convivente libanese 20enne, colpendola con calci e pugni al volto, ai fianchi e alla schiena. Il violento è stato bloccato nel cortile condominiale, mentre cercava di nascondersi. Anche in questo caso la giovane ha rifiutato le cure mediche, ma ha denunciato il compagno. Dal suo racconto è emerso che i comportamenti vessatori andavano avanti dalla fine del 2015 e da allora i due si erano più volte lasciati, riallacciando sempre i rapporti, anche dopo una denuncia proposta dalla donna nel novembre scorso.
Entrambi gli arrestati sono stati condotti a San Vittore, dove rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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