Milano 2 Maggio – Quella tra arte e giardini è una storia d’amore straordinaria. A dedicarne un documentario Phil Grabsky ne “Il Giardino degli Artisti. L’impressionismo americano” , visibile nelle sale solo il 9 e il 10 maggio come nuovo appuntamento della stagione della Grande Arte al Cinema, distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Sky Arte HD e MYmovies.it. Un documentario all’altezza dei grandi film usciti al cinema ed ispirati ai grandi artisti.
L’IMPRESSIONISMO IN AMERICA – In epoca moderna tutto inizia in un paesino francese, in quella Giverny che aveva ammaliato Claude Monet trasformandosi in fonte di ispirazione per decine e decine di pittori del tempo. Non è però solo l’Europa a rimanere stregata dalle ninfee. Quando nel 1886 il mercante d’arte francese Paul Durand-Ruel porta trecento dipinti impressionisti a New York, infatti, non può probabilmente immaginare quanto accadrà di lì a breve, quando moltissimi artisti americani faranno i bagagli e partiranno per un pellegrinaggio verso lo stagno più famoso di tutto il movimento impressionista. Il documentario racconta le vicende dell’Impressionismo americano e del suo rapporto con il Garden Movement, fiorito tra 1887-1920. Entrambi i movimenti hanno risposto al rapido cambiamento sociale causato dall’industrializzazione americana. La crescente urbanizzazione stava infatti spingendo l’emergente classe media a cercare rifugio in periferia, dove nel tempo libero era possibile coltivare piccoli e grandi giardini privati. (Libreriamo)
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