Milano 2 Maggio – Cortei e proteste contro la precarietà a Milano e in Lombardia il primo maggio. A Bergamo sono scesi in piazza in 1.500 al corteo dei sindacati confederali; a Brescia protagonisti della manifestazione sono stati i lavoratori della Stefana, un’azienda che è stata prima divisa in tre tronconi e poi rilevata all’asta dopo una lunga vertenza sindacale con i lavoratori che dopo aver rischiato di perdere il posto, ora hanno un futuro certo. Non sono mancate le proteste, ad esempio con il ‘no shopping day’ al centro commerciale di Carugate messe in scena dall’Usb contro l’apertura nel giorno della festa dei lavoratori.
Il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, ha inviato una lettera ai 187 dipendenti della K-Flex, in presidio da gennaio contro i licenziamenti e la delocalizzazione assicurando di essere “pronta a fare di tutto”. “Non può essere – ha scritto – che un’azienda italiana, in attivo senza alcuna ragione industriale, se non quella di pagare meno i lavoratori, trasferisca all’estero le produzioni e che dal Governo non si alzi una voce”.
A sostegno dei lavoratori della General Electric di Sesto San Giovanni, anche loro in presidio da mesi contro i licenziamenti, sono invece arrivati tutti i candidati sindaco della cittadina che nella notte hanno partecipato all’occupazione.(Ansa)
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