Milano 6 Maggio – Obama sbarca a Milano. I giornaloni da giorni preannunciano, annunciano, constatano che Lui, sì, proprio Lui, l’ex Presidente degli Stati Uniti sta arrivando, anzi il 9 maggio parlerà. E tutto il mondo più o meno radical chic un po’ provincialotto è in subbuglio. Ma quale Verbo dovrà mai trasmettere? Il Corriere dà i dettagli dell’arrivo “ 850 euro per ascoltarlo. Che poi è il ticket «Vip Platinum», un pass per quattro giorni che non solo dà diritto ad ascoltare l’atteso speech di Obama, ma anche a seguire le altre molte conferenze della rassegna, oltre che l’ingresso libero alla vip lounge. L’ospitata ha fatto saltare i listino prezzi: nel senso che Seeds&Chips, a esclusione del «Keynote speaker», potrà essere visitata con biglietti a partire da 50 euro, oppure per seguire le conferenze con il pass di 4 giorni da 450 euro (150 il giornaliero e 250 quello da due giorni).Tremilacinquecento i posti a sedere e pochi ancora a disposizione.” Il 9 maggio sarà un gran giorno, non c’è che dire. Verrà accolto da un Sala felice come una Pasqua, nel suo abito migliore di venditore (d’altronde tra illusionisti ci si capisce) e la Giunta tutta avrà quel momento di gloria che neppure il mago più mago della pubblicità potrebbe dare. Sarà l’apoteosi delle parole e dell’aria fritta. Un’aria fritta venduta davvero a caro prezzo. Ma che cosa racconterà? I suoi fallimenti in politica estera? Spiegherà quel suo non scegliere, lasciar fare mentre l’Isis cresceva a dismisura? Elencherà le promesse non mantenute, mentre il Paese perdeva identità e capacità d’attrazione? Le cronache dicono che si parlerà di cibo.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano