Zona Bovisa – La stazione e quel senso di estremo abbandono

Milano

Milano 17 Maggio – Il Politecnico ha fatto il possibile per riqualificare la zona, ma certamente non può sostituirsi alle competenze del Comune..e il Comune non interviene, lascia correre..così che un senso di trascuratezza diffusa evidenzia l’abbandono e l’incuria. Scrive giustamente Urbanfile “Certo che ce n’è di strada ancora prima che anche questa parte di città diventi dignitosa e attrattiva.2017-05-07_Stazione_Bovisa_3-300x225

Ci hanno portato una parte del Politecnico, sedi universitarie, ci hanno fatto due stazioni dei treni, ma arrivando alla stazione Bovisa, avvertirete anche voi quel senso di abbandono.

Era il 2008 quando a Rem Koolhaas venne commissionato un masterplan per ridisegnare la “Goccia della Bovisa”, quella parte di Milano racchiusa dalle ferrovie e che forma una sorta di grande goccia dove si trovavano dei gasometri e delle piccole industrie oggi dismessi e in parte trasformati già in atenei o laboratori per le ricerche.

Sono trascorsi quasi 10 anni, le cose sono cambiate e l’attenzione si è spostata su altri luoghi come l’area Expo, ad esempio.

Piazza Emilio Alfieri, proprio davanti alla stazione lato est via Bovisasca, è una distesa di cemento e autobloccanti che funge da parcheggio d’autovetture ed è sede di un mercato che si tiene settimanalmente.2017-05-07_Stazione_Bovisa_4-300x225

Mentre sul lato opposto si apre la vista sugli edifici, un po’ buttati lì, che fanno parte del Politecnico di Milano, su un parcheggio e un giardinetto con quasi tutte le piante secche.

Insomma, siamo ancora ben lungi da vedere questa zona, che fra l’altro, grazie alla stazione, è anche facilmente raggiungibile dal centro città e non solo, finalmente valorizzata e sistemata.

Le immagini di Urbanfile mostrano come abbiamo trovato questa zona un sabato mattina…”

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