Milano 20 Maggio – Imbufalita, ho scritto al #ComunediMilano che definisce la manifestazione di sabato pro accoglienza “Pacifica, festosa e popolare”:
“Buongiorno. Che la marcia sia pacifica, lo diamo per scontato. Che sia festosa, buon pro vi faccia (poi mi spiegherete cosa realmente ci sia da festeggiare). Popolare, non credo proprio.
Ma questo poco conta. Il fatto è che il Comune di Milano, che è il Comune di TUTTI I MILANESI, fa da patrocinatore.
Ma prima ha chiesto ai milanesi cosa ne pensassero ? Non mi risulta. Il Comune di Milano ha chiesto alla sua popolazione cosa ne pensa dell’ “incontro tra i popoli” e dell’intolleranza, quella si, nei confronti di chi dissente dalla linea immigrazionista di cui un’Istituzione che dovrebbe essere super partes si fa paladina ?
Il Comune di Milano, città dove sono nata e che amo profondamente, si è posto il problema del peso di un’accoglienza indiscriminata su tutta la popolazione, quella che ogni giorno registra degrado e inciviltà e che tenta di far sentire la sua voce, evidentemente inascoltata ? Voi avete fatto una scelta, signori: imporre la coesione a danno del popolo. Sponsorizzare un’integrazione che non c’è.
E mentre vi crogiolate nel vostro paese delle meraviglie, io vi ringrazio per la cortese attenzione e vado a parlare con un conoscente che ha assistito stamattina a un pestaggio su un treno lombardo di una risorsa perfettamente integrata ai danni di due poveracci che per guadagnarsi da vivere fanno i controllori.
Buon lavoro.”
Katia
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