Milano 29 Maggio – L’antifascismo militante miete i primi risultati, tutto meno che inaspettati. Mariella Maioli, di Fratelli d’Italia, racconta così l’episodio: “Non so cosa sta succedendo durante questa campagna elettorale mi sembra di essere tornata agli anni 80, quando le botte giravano da ambedue le parti. Ho sempre rispettato le idee altrui e continuo a rispettare i loro pensieri, ma se far parte di un partito di destra porta a questo sono triste perché non abbiamo insegnato ai giovani il rispetto delle scelte opposte. Non farò nessuna denuncia mi aspetto solo le scuse, non so se il tizio fosse del Pd o di altre coalizioni di sinistra certo non di destra perché ha iniziato l’insulto appellandomi ‘fascista di merda’. Per me è chiusa qui ma chiedo a tutti di abbassare i toni e portare avanti la propria campagna elettorale con onestà, lealtà e soprattutto senza usare nessun tipo di violenza ne fisica ne verbale”.
Io non so come fosse Sesto negli Anni 80, so che qualcuno a sinistra, persa ogni bussola morale, sta giocando con gli istinti più violenti della propria base. E, come sempre in questi casi, ad andarci di mezzo è la destra moderata. Non è una novità, non è qualcosa che si possa evitare. E dovrebbe far riflettere. Intervengono sulla vicenda anche i quadri Milanesi di FdI:
“Questa mattina a Sesto San Giovanni, esattamente in via Saint Denis, la candidata al consiglio comunale per Fratelli d’Italia-An Marinella Maioli ha subito una vile aggressione da parte di un uomo che, apostrofandola come “fascista di m…a”, l’ha poi spintonata a terra provocandole una lesione al braccio, curata al Pronto Soccorso cittadino e giudicata guaribile in 15 giorni. È il secondo episodio di violenza, dopo quello ai danni di Silvia Sardone, nei confronti di donne del centrodestra in questa campagna elettorale sestese, che i militanti di sinistra stanno trasformando in un vergognoso far west.
Il sindaco Chittó organizza marce in difesa delle amministratrici locali insultate sul web per aver firmato il protocollo pro-invasione della Prefettura, ma si guarda bene dal condannare la violenza fisica esercitata contro le donne dello schieramento politico a lei avverso. È la solita, deprecabile doppia morale di certa sinistra che per la prima volta teme di perdere anche nella Stalingrado d’Italia. Ci aspettiamo dure parole di condanna del gesto, in special modo da quelle forze politiche sempre pronte a perseguire qualsiasi prevaricazione contro le donne”.
È quanto dichiarano i dirigenti di FdI-AN Riccardo De Corato (capogruppo in Regione Lombardia), Paola Frassinetti (coordinatore regionale) e Carlo Fidanza (responsabile nazionale Enti Locali).
Speriamo che l’episodio sia circoscritto ad una delle campagne elettorali più brutte di sempre.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,