Il micio lanciato dal finestrino si incastra nel motore di un’auto. Strada bloccata per salvarlo

Cronaca Zampe di velluto

Milano 18 Giugno – Un gruppo  di automobilisti non ha temuto di mettere a repentaglio la propria incolumità fermandosi in piena tangenziale per salvare un gattino di circa due mesi lanciato da un furgone in corsa. I fatti sono successi alcuni giorni fa all’altezza dello svincolo per via Orzinuovi. A raccontare è Tarek Cherry: libanese da anni trapiantato a Brescia. «Stavo tornando dal lavoro e a quell’ora il traffico era particolarmente intenso. Ero sulla corsia di sorpasso e davanti a me c’era un furgone. A un certo punto una ragazza mi ha affiancato gesticolando, mentre un altro mezzo da dietro mi ha fatto segno di segno di fermarmi subito. Cosa che ho fatto, anche se inizialmente non ho capito cosa stesse accadendo». Due uomini sono scesi dal veicolo fermatosi dietro Cherry spiegandogli di aver visto lanciare il micino dal furgone bianco che viaggiava davanti a lui e che l’animale era finito sotto la sua auto. «Il gattino è andato a incastrarsi nel motore- continua Cherry, – quei due uomini allora hanno indossato un paio di guanti da lavoro e, mentre io aprivo il cofano hanno cominciato a lavorarci, per estrarre l’animale, che intanto miagolava terrorizzato. Abbiamo messo il triangolo, ma ciononostante molti automobilisti di passaggio ci hanno rivolto frasi sgarbate». Nel frattempo Tarek Cherry ha chiesto aiuto al numero unico 112, il cui operatore gli ha prima passato le forze dell’ordine e quindi il veterinario di turno al canile sanitario di via Orzinuovi. «Dopo dieci minuti di lavoro frenetici da parte di quei due angeli, che sono di nazionalità moldava e di cui so solo uno dei due nomi che è Max continua Tarek Cherry  -siamo riusciti a estrarre il micino dal motore, incredibilmente illeso. Per sicurezza lo abbiamo portato al canile sanitario, dove lo abbiamo affidato alle cure del veterinario e degli operatori. Avrei tanto voluto portarlo a casa con me ma ho un cane che con i gatti non va proprio d’accordo». Il libanese,  quando il gatto è stato lanciato, ha rischiato la vita. Anziché finire sotto la macchina avrebbe potuto colpire il vetro, con conseguenze ben peggiori per entrambi. «Vero è che ho rischiato – dice Cherri – ma al di la di questo, che non è comunque un fattore secondario: a cosa serve una tale crudeltà? ». Tarek Cherri ha depositato regolare denuncia alla caserma dei carabinieri della sua zona. Purtroppo nessuno ha pensato a segnare la targa del furgone.«Trovare quella o quelle persone sarà impossibile – conclude-senza elementi. Mi spiace, perché dovrebbero pagare per avere fatto una cosa così immorale»

Milla Prandelli (Il Giorno)

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