Perché il Comune non combatte alcol e droga fra i giovani?

Fabrizio c'è Milano
Milano 19 Giugno – Fra le tante cose che non funzionano a Milano, una mi angoscia: la disattenzione verso il futuro.
Disattenzione verso il futuro significa ad esempio non accorgersi che stiamo rovinando generazioni di ragazzi per un atteggiamento lassista verso il cocktail disastroso della movida selvaggia: alcol e droga a volontà nei luoghi di ritrovo all’aperto. L’atteggiamento buonista su questo fronte sta arrecando danni che fiaccheranno l’Italia nei prossimi decenni, aumentando il costo sociale della sanità e dell’assistenza pubblica.
Chi dice che è normale e che è sempre successo che i giovani vogliano divertirsi la sera, dimentica un aspetto fondamentale: quando io ero ragazzino era veramente difficile sballarsi con pochi soldi. Oggi grazie a un circuito di venditori abusivi e di pusher che agiscono alla luce del sole con meno di 10 euro a sera ti puoi completamente perdere. E lo puoi fare spesso quanto vuoi. Per taluni  lo sballo per tutti è una conquista, significa non avere barriere economiche al divertimento! Non è così.
L’amministrazione comunale non deve  intervenire solo per dirimere la questione del rumore o dei disagi per i residenti o per tutelare i diritti degli operatori commerciali che gestiscono locali creando lavoro e rendendo attrattiva la città.
Qui il problema principale è spezzare la catena di interessi criminali che manda in giro venditori abusivi di chupitos e pusher reclutati fra gli immigrati.
L’atteggiamento buonista o rassegnato verso questi fenomeni criminali, considerare  gli aspetti più degradati della vita notturna semplice movida è un errore veramente grave.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.