Milano 21 Giugno – Questa è una comune storia di comunismo e tassazione. E come tutte le storie di questo tipo finisce per colpire lavoratori e gente comune. Si parte sempre da un’esigenza reale, per esempio il riordino di una via complessa e di difficile percorrenza, come via Gluck. Si finisce per tassare chi viene a Milano per lavorare o per visitare i propri defunti. Tanto di norma nessuna delle due categorie vota, quindi sono spremibili ad libitum. Questa la ricostruzione, che affido a Repubblica che di certo non è pregiudizialmente contro il Sindaco:
Nuove strisce blu a Milano. Centinaia di stalli tratteggiati compariranno tra via Sammartini e la zona di Greco, comprendendo quasi tutte strade che si trovano a ridosso della stazione Centrale dove in tanti vengono a parcheggiare per poi prendere il treno o il metrò e andare al lavoro. È la nuova area dove il Comune sta intervenendo per disciplinare la sosta a tutela dei residenti e a scapito degli automibilisti che arrivano da fuori. Il provvedimento sarà operativa da quest’estate.
La zona attende da tempo le strisce blu: chi ha il contrassegno – residenti e domiciliati con certi requisiti – potrà continuare a posteggiare liberamente. Palazzo Marino sta terminando di progettare il nuovo ambito (un’estensione del 43 già esistente) dove far pagare chi non vi risiede. Che includerà l’area delle vie Sammartini, Gluck e Stresa e una parte di Greco che si sta valutando in questi giorni.
Questa, invece, la reazione di chi quella zona la conosce bene:
“A breve compariranno centinaia di stalli tratteggiati con linee blu, tra via Sammartini e la zona di Greco, un provvedimento atteso dai residenti di via Stefini e fondamentale per il riordino di via Gluck, ma esteso anche dove non necessario andando a colpire chi viene a Milano per motivi lavorativi e i milanesi che si dovranno recare in quella zona per motivi personali o lavorativi. – Commenta Marzio Nava, Assessore al Verde di Forza Italia e Vice-Presidente del Municipio 2 – A suscitare maggiore fastidio è il pensiero di quelli che per fare visita ai loro cari estinti al Cimitero di Greco dovranno pagare un vero e proprio “obolo sul dolore”. Insomma, come al solito, mascherandosi dietro improbabili scuse ecologiste, Palazzo Marino, si appresta nuovamente a fare cassa sulle fasce più deboli della popolazione. Se quanto incassato fosse almeno destinato alla manutenzione e sicurezza stradale, ci si potrebbe consolare, soprattutto se fosse finalmente affrontato l’endemico problema delle vie private, oramai in buona parte costellate da buche, perché da anni non sono mantenute con la scusa che l’onere di farlo spetterebbe a chi vi risiede. Questo nonostante in molte di queste transitino i mezzi ATM e vi siano sottoservizi pubblici come linee telefoniche, tubature di acqua e gas.
Purtroppo viste le condizione di molte strade del Municipio 2, il disinteresse mostrato dalla Pubblica Amministrazione per la questione “strade private” e alcune recenti notizie di stampa, è forte il sospetto che molto di quel denaro è utilizzato per ripianare altre voci del bilancio comunale”.
Speriamo che tutte le opposizioni siano così chiare nel condannare una chiara operazione di facciata, che non risolve i problemi veri, ma vessa innocenti lavoratori. E, purtroppo, anche chi si reca ad onorare un caro estinto.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,