Siccità, la Coldiretti lancia lʼallarme: “A rischio 2/3 della superficie agricola nazionale”

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Milano 25 Giugno – Con il prolungarsi dell’assenza di pioggia, l’allarme siccità si è ormai esteso a oltre i 2/3 della superficie agricola nazionale interessando praticamente tutte le regioni anche se con diversa intensità. E’ quanto emerge dall’ultimo monitoraggio della Coldiretti dal quale risulta che la situazione si sta aggravando con effetti catastrofici per la produzione con perdite ben superiori

Il timore diventerà una drammatica realtà, dicono alla Coldiretti, se non arriverà la pioggia nell’arco delle prossime due settimane: ma dovranno essere precipitazioni che giungeranno “in modo costante e non violento”.

L’organizzazione agricola ha delineato una vera e propria mappa della “sete” idrica per tutto il Paese. In Piemonte a Cuneo a causa della siccità e dell’eccesso di caldo per grano e orzo si riscontrano perdite del 25-30% con picchi anche del 40% sulle colture foraggere, mentre in Lombardia il mais è in sofferenza, i grandi laghi sono in calo, il lago Maggiore è sotto di 40 centimetri rispetto ai livelli dell’anno scorso mentre al lago di Como mancano 35 centimetri.

In Emilia colpite tutte le colture, dal pomodoro ai cereali, ma anche gli ortaggi, mentre in Veneto si parla di poche settimane di autonomia, soffrono barbabietole e mais e la vendemmia si prevede già che sarà anticipata di almeno una settimana.

In Sardegna l’assenza di piogge sta condizionando tutti i settori agricoli, con perdite nella produzione di oltre il 40%, mentre in Liguria si teme per gli ulivi e in Toscana la produzione di cereali è crollata del 40%, con punte del 70% nel caso del mais e quelle di foraggi, ortaggi, pomodoro da industria e frutta sono diminuite fino al 50%. I girasoli e il granoturco stanno seccando in Umbria, ma in difficoltà sono anche ampie aree del Lazio dove la produzione di frumento risulta stentata, con pesante contrazione dei raccolti e perdita di qualità. L’assenza di piogge sta condizionando tutta la produzione agricola regionale, con perdite finora stimate fino al 40%.

In Campania nel Cilento, nell’Alento e nella piana del Sele ci sono problemi per gli ortaggi e la frutta, mentre in Puglia in difficoltà gli agrumeti a Taranto, i vigneti di uva da tavola e da vino in tutte le province, il pomodoro a Foggia e, se continua così, si confermerà anche il calo del 30% o più della produzione di olive per carenza di acqua. La siccità in Sicilia è una realtà concreta con gli invasi a secco e la necessità di anticipare l’inizio della stagione irrigua negli agrumeti. Nelle Marche terremotate si registra una produzione di fieno insufficiente con pascoli e prati asciutti ma la siccità si fa sentire anche in Friuli, dove la Regione ha decretato lo stato di sofferenza idrica per garantire l’acqua alla media pianura friulana per circa 26mila ettari di coltivazioni mentre in Piemonte è stato dichiarato lo stato massima pericolosità incendi.

Tutta Europa nella morsa del caldo – D’altra parte, ad essere in difficoltà è gran parte dell’Europa, avvertono alla Coldiretti, dove tutti i Paesi devono fare anche i conti con precipitazioni inferiori alla media. Gli effetti si fanno sentire con un diffuso allarme incendi e sui raccolti nell’Unione, con la Commissione Ue che ha dovuto rivedere al ribasso le stime per i cereali. “Se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità – conclude Coldiretti – dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati. Occorrono in particolare interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere acqua”. (Tg.com)

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