Milano 24 Giugno – Ieri qualcuno, commentando la notizia della nuova accusa a Beppe, diceva che era impossibile che fosse condannato. Quando mai si è visto un processo serio a gente di sinistra? A me veniva, istintivamente, da rispondere che le inchieste sulla sinistra, quelle vere, ci sono state. Bastava che ci fosse la possibilità di coinvolgere il centrodestra. E, puntualmente, ci siamo:
La nuova accusa per il sindaco Beppe Sala è quella di turbativa d’asta: la fornitura di 6mila alberi per Expo sarebbe stata assegnata senza una apposita nuova gara e gli alberi sarebbero stati pagati a peso d’oro. Con l’aggravante di avere agito sotto pressione politica per scorporare «il verde» dal bando per agevolare vivaisti lombardi. Lo scorporo non andò in porto e Sala affidò tutto l’appalto alla Mantovani che subappaltò a sua volta il lavoro a un’altra impresa. «Beppe Sala, Pierpaolo Perez, responsabile dell’Ufficio gare e contratti di Infrastrutture lombarde e Antonio Rognoni, direttore generale di Infrastrutture lombarde – spiega la pg – avrebbero turbato la gara più importante di Expo, quella sulla Piastra, per avere aderito, anche su richiesta di esponenti politici della Regione Lombardia, (ente socio di Expo 2015), alle richieste dell’associazione lombarda florivivaisti effettuate con lettera del 16 novembre 2011 inviata al Presidente della Regione Lombardia e all’ad di Expo 2015».
Pareva strano che non fosse colpa del Divino. Certo, non credo che nemmeno la Procura di Milano riuscirà a trovare qualcosa di penalmente rilevante nell’interesse che ha la Regione a tutelare un proprio settore economico. Soprattutto perché dubito ci siano delle carte bollate in cui qualcuno impone a Sala di barare, eventualmente, per portare a casa il risultato. Quindi ci si accontenterà di un attacco bipartisan: sì, è vero, secondo noi Sala ha commesso un reato. Ma. Ma è solo colpa dei corruttori morali e politici di destra. Lanciando così la fatwa politica più atroce che un politico di sinistra possa subire: Sala era agli ordini del nemico. Eh sì, signori miei, questa cosa è più letale di ogni inchiesta, di ogni arresto e di ogni processo. E rischia di spingere Sala al gesto definitivo: la corsa alle politiche. Dopotutto, l’immunità non si nega a nessuno e rimanere a gestire una giunta ed un consiglio che possono rimproverargli una sudditanza psicologica del genere al centrodestra deve essere un’esperienza terribile. Forza Beppe, ci rivediamo in Parlamento!
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,