Milano 22 Luglio – Stavo seguendo, su La Sette, la trasmissione “L’aria che tira d’estate”. Verso le 11,30 un anziano giornalista, di cui non ricordo il nome, ha intavolato una discussione piuttosto animata con l’Onorevole Santanchè, in collegamento, usando modi ed espressioni piuttosto pesanti. Questo “signore” ha ripetuto più volte la frase “Berlusconi ha fatto la guerra in Libia”. Dichiarazione che mi risulta essere un clamoroso falso storico. Berlusconi HA SUBITO la guerra in Libia, era amico di Gheddafi, che si accontentava di qualche regalino e di un baciamano, e in compenso teneva le frontiere ben chiuse al punto che, in quegli anni, NESSUN CLANDESTINO HA RAGGIUNTO LE NOSTRE COSTE.
Usava metodi violenti che non piacevano ai buonisti, ma quante migliaia di morti vi sono stati, in questi anni, nel Mediterraneo? Per non parlare della situazione di questo nostro povero Paese, ridotto a cloaca dell’Europa. Abito nelle case popolari di San Siro, venite a vedere come si vive qua.
Ricordo che l’iniziativa della guerra in Libia è stata presa dal presidente francese Sarkozy, che è partito in quarta con l’iniziativa militare seguito, a ruota, dal primo ministro inglese e dal presidente americano. Ricordo la dichiarazione di Gheddafi in televisione, quando ha detto che Sarkozy avrebbe fatto meglio a restituirgli i milioni che gli aveva prestato per la sua campagna elettorale, dichiarazione che non mi risulta sia mai stata smentita anche perché il francese aveva, ovviamente, firmato delle regolari ricevute.
Berlusconi ha tergiversato, circa l’intervento dell’Italia, finchè ha potuto. In prima battuta ha messo a disposizione le basi per i rifornimenti aerei, e, se ricordo bene, in seguito l’Italia ha partecipato, sia pure riluttante, a un intervento aereo.
Sono contenta del fatto che i francesi abbiano giustamente punito quel piccolo Napoleone “trombandolo” alle elezioni (scusate il francesismo).
Lettera firmata
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