La codardia politicamente corretta vuole Gesù trattato da gay (perché Allah è più permaloso)

Attualità

La libertà di parola è garantita soltanto contro i cristiani tolleranti. Ma stop ai cartelli che offendono l’islam . Sottomissione: alla sfilata omo si può arruolare Cristo, non il dio dell’ìslam

Milano 28 Luglio – Cambiano i tempi. L’enciclopedia dell’Unione sovietica sosteneva che Gesù Cristo fosse una figura mitologica, un tale che non era mai esistito, inventato da Saulo di Tarso. Adesso c’è una forte contesa, pare infatti sia esistito anche troppo.Messa da parte l’inutile questione se il Nazareno sia risorto (che peraltro risulta essere un fatto abbastanza innovativo da meritare secondo chi scrive qualche considerazione), la vera contesa ormai è questa: il Figlio del falegname ha sposato Maria Maddalena come proclama Dan Brown in romanzi e film bevuti come oro colato da milioni di suoi ammiratori (vedi Il Codice Da Vinci) o dopo essere stato incoronato come il primo socialista. liberale, comunista, anarchico, eccetera -è stato il primo grandissimo profeta omosessuale? Il gaypride svoltosi a Londra nei giorni scorsi ha sbandierato questa seconda certezza insieme storica e metafisica.

Si scuserà il tono garrulo dell’articolo. Non corrisponde al mio stato d’animo incendiario. Veder usare la figura di quello che mi ostino a chiamare Signore, come un pupazzo per incoronare divinamente esibizionismi osceni, mi disgusta.

STRISCIONE STRAPPATO

Ovvio: non è successo niente. La polizia a Londra ha considerato questo arruolamento di un Cristo sodomita innocuo per l’ordine pubblico, infatti tutti sanno che cattolici, anglicani e protestanti lasciano fare, non eccepiscono, non vogliono essere scambiati per fondamentalisti e dunque travolti dalla tesi degli opposti estremismi in voga oggi tra le anime belle. Al contrario, gli agenti sono intervenuti prontamente e hanno strappato uno striscione: «Allah è gay». Lo inalberavano alcuni ex musulmani emancipatisi dal Corano. Era soprattutto una reazione beffarda alle esecuzioni infami degli omosessuali che nei territori dell’Isis sono gettati come sacchi dai piani alti delle case. E negli altri Paesi islamici comunque trattati come criminali.

Questa differenza di trattamento potrebbe essere presa per un complimento. La mitezza dei cristiani, il loro radicato sostegno alla libertà di chiunque, anche dei nemici, rispetto alla arretratezza islamica, incapace di tollerare bestemmie e offese al loro credo. Insomma. Confesso di dissentire: senza agitare lo spadone dei cavalieri templari sarebbe stato bello udire un’alta voce addolorata’ forse persino un lieve sdegno. Niente (salvo -vedremo -un ateo professo).

D’accordo. Gesù è abituato da qualche millennio agli sputi. E rimprovera Pietro quando per difenderlo, nel Getsemani estrae la spada e taglia un orecchio a un servo del sommo sacerdote (il Maestro glielo riattacca). lo credo però che i tanti martiri di questo ventunesimo secolo bruciati vivi, impiccati, decapitati e linciati per avere amato quella figura incoronata di spine più della loro stessa vita, meritassero e meritino tuttora di non veder coinvolto quel volto in una pagliacciata.

Nessuno qui vuole negare il diritto a manifestare senza divieti e senza spregio sociale la felicità per la propria sessualità. Ciascuno si vanti della parte del corpo che ama di più. Ma Gesù non chiamatelo alle vostre processioni. Avrebbero più diritto a convocarlo le prostitute, anche se -per completezza di informazione – dovrebbero aggiungere un monito: «Molto hai amato. Non ti condanno. Va’ e non peccare più».

Vale per tutti, l’invito. Non ha escluso nessuno dal rispetto della legge mosaica, non proprio tenera con le pratiche omosessuali. Insomma, nessun permesso speciale ai frequentatori dei gay pride, neppure inglesi.

A proposito. Di Londra, e di quella manifestazione, colpisce una reazione, segnalata ieri sul sito di Marco Tosatti (Stilum curiae). A protestare per questa discriminazione non è stato un militante cattolico né tanto meno un vescovo, figuriamoci, ma un ateo professo e normalmente criticissimo verso il cristianesimo: Richard Dawkins, famosissimo biologo evoluzionista. Il quale ha criticato duramente l’operazione discriminatoria condotta dalla polizia, twittando: «La polizia è contenta con gli striscioni “Gesù è gay”. Ma ha proibitolo striscione del CEMB “Allah è gay”. Ipocrisia del tipo @kpfa».

REAZIONE DI UN ATEO

La Kpfa è una radio californiana che afferma di voler promuovere accoglienza, tolleranza sociale e integrazione. Arrabbiatissima, la radio di Berkeley ha annullato un programma cui avrebbe dovuto partecipare Dawkins, autore de L’illusione di Dio. Il quale sarà pure un’illusione, ma i coglioni esistono e lottano contro di noi.

Renato Farina (Libero)

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