Morire a 30 anni perché non c’è controllo su ubriachi e irregolari

Fabrizio c'è Milano
Milano  14 Agosto – Un ragazzo di 30 anni è stato strappato ai suoi affetti e alla sua vita mentre aspettava correttamente la fine di un rosso in via Ferrari, periferia sud di Milano.
Perché? Perché un sudamericano, molto ubriaco, intento a guardare il telefonino, lo ha centrato in pieno in una strada a 3 corsie, in una prima mattina agostana deserta.
Da notare che in quella via c’è un autovelox e un altro sta per essere messo.
Purtroppo però come ripeto da anni ci sono pochi controlli veri, fatti da vigili in carne e ossa, che verifichino  tasso alcolico dei conducenti, assicurazioni e svolgimento di attività abusive. Va notato che il sudamericano omicida guidava un van con targa tedesca che sfugge quindi a tutti i pagamenti di multe (è quasi impossibile riscuotere queste sanzioni per l’inefficiente macchina comunale) e svolgeva abusivamente servizio di autista con conducente.
Quante volte io e le associazioni di taxi e ncc abbiamo chiesto  di contrastare tali fenomeni…..
Quante volte ho segnalato i furgoni guidati in maniera spregiudicata da chi non rispetta il codice.
Eppure  per chi governa Milano è molto più facile piazzare autovelox e magari poi snocciolare statistiche sulle multe fatte. Più difficile invece sarebbe disporre controlli veri per stanare irregolari, guidatori in stato di ebrezza, autentiche bombe umane che viaggiano in città e approfittano della inefficienza italiana verso chi reitera comportamenti illeciti e magari continua a godere dei permessi di soggiorno.
Capita così che delle vite vengano spezzate ingiustamente mentre un gigantesco e costoso apparato pubblico che dovrebbe garantire tra l’altro la sicurezza stradale e l’incolumità dei cittadini per bene, non assicura un bel nulla.

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