Stop alle multe in via Palmanova, a rischio blackout anche le telecamere di Monte Ceneri.
Milano 22 Settembre – Il decreto del governo, che impone nuovi standard di revisione delle apparecchiature, ha messo fuorilegge i nuovi autovelox del Comune. E rischia di provocare un blackout anche delle telecamere già esistenti. A partire dal prossimo novembre, infatti, diversi occhi elettronici potrebbero diventare «illegali» e fuori norma a causa di ritardi nella «revisione»dei dispositivi, stabilita dalla legge. A darne notizia ieri è l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli, a margine di una commissione consiliare a Palazzo Marino.
Un decreto ministeriale dello scorso agosto ha sancito che tutti gli autovelox su suolo nazionale debbano essere sottoposti a una sorta di «revisione annuale»ad opera di alcune società accreditate: al momento (e qui sta una parte del problema) ve ne sono solo due in tutta Italia, che dovrebbero occuparsi sia dell’omologazione dei dispositivi recentemente installati quanto del controllo annuale di quelli già posizionati.
A Milano, per i due dispositivi ubicati sul cavalcavia di Monte Ceneri il termine ultimo per i controlli è appunto novembre: se entro tale data non saranno ancora stati effettuati’ il Comune sarà costretto a disattivare le telecamere. «AI momento le società accreditate devono avere un incontro al Ministero per risolvere alcune questioni, quindi siamo in attesa» spiega Granelli, che non lesina critiche verso i tempi bizantini dei due enti: «Qui c’è in gioco anche la sicurezza dei cittadini perché è provato che gli incidenti con feriti diminuiscono grazie agli autovelox, perciò un pò meno burocrazia sarebbe utile».
Congelati anche i nuovi velox che, senza il via libera della società incaricata di effettuare i controlli, non potranno neppure entrare in funzione.Un esempio su tutti è l’occhio elettronico di via Palmanova (sulla carreggiata di ingresso in città): il dispositivo avrebbe dovuto attivarsi lo scorso 2 agosto, ma ieri è emerso che -proprio a causa delle disposizioni previste dal decreto ministeriale -in realtà non è mai entrato in funzione. Recentemente Palazzo Marino ha deciso di raddoppiare la presenza dei rilevatori della velocità, con sette nuove telecamere che quest’autunno verranno posizionate in vari punti della metropoli: in via Ferruccio Parri (limite dei 70 km/h) e via dei Missaglia (limite dei 50 km/h) si tratta di raddoppiare la vigilanza già esistente per le auto in uscita dalla città, controllando anche chi procede in direzione del centro cittadino. Telecamere nuove di zecca (in entrambe le direzioni) in viale Fulvio Testi (limite dei 50 Km/h) e via Virgilio Ferrari (70 Km/h), strade che fino ad oggi erano «scoperte». Sei dispositivi che, in caso di lungaggini burocratiche e tempi di attesa infiniti per le operazioni di revisione e controllo, sarebbero condannati all’inutilità e all’inefficienza come quello di via Palmanova.«Noi li abbiamo installati e stiamo completando la segnaletica -ha specificato ieri l’assessore -, ma non sono attivi».
Sulla vicenda interviene anche il consigliere comunale di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale: «A mio avviso questa vicenda ha due possibili soluzioni’ entrambe disastrose per il Comune: o le nostre telecamere sono “taroccate”, non rispettando appunto i requisiti previsti dal nuovo decreto ministeriale, o bisogna arrivare alla conclusione che l’assessore Granelli non è nemmeno capace di installare due telecamere come si deve, pur volendo disseminare la città di occhi elettronici per riempire le casse di Palazzo Marino a spese dei cittadini».
Andrea E. Cappelli (Libero)
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