Milano 12 Ottobre – Mentre Sala vuole smantellare i centri d’accoglienza in linea con Minniti e mandare i migranti in campagna, il Consiglio Comunale decide di emettere un bando a loro favore per un importo di circa 9 milioni. Scrive Andrea Cappelli su Libero “Più che le periferie, sempre più degradate e abbandonate a loro stesse, l’ossessione del Comune di Milano sono gli immigrati, che beneficeranno dell’ennesimo imponente stanziamento: come si evince da una delibera pubblicata ieri sul sito del Comune, la somma (messa a disposizione dal ministero dell’Interno) ammonta a 9 milioni e mezzo di euro circa – 9.459.187, per l’esattezza -, per l’«afiidamento dei servizi di accoglienza a richiedenti/titolari di protezione internazionale o titolari di protezione umanitaria nell’ambito del progetto Sprar». Il bando si compone di quattro lotti: il primo riguarda l’accoglienza dei profughi all’interno di strutture del Comune di Milano (per un importo massimo contrattuale di 3,5 milioni circa), il secondo coinvolge le strutture nella disponibilità dell’operatore economico (importo massimo contrattuale di 5,5 milioni circa), il terzo mira a tutelare, oltre ai richiedenti protezione internazionale, anche i profughi affetti da problemi mentali in strutture nelle disponibilità dell’operatore economico (per un importo massimo di 272.844 euro) mentre il quarto concede un massimo di 136.541 euro per «servizi finalizzati al monitoraggio e alla valutazione dei progetti di accoglienza» e alla «supervisione della gestione della banca dati del sistema Sprar». L’amministrazione può prorogare i contratti fino a 12 mesi. Per il primo appalto, ogni operatore dovrà inoltre effettuare un sopralluogo obbligatorio all’interno delle strutture, per prendere visione dello stato di fatto e delle loro condizioni. Per partecipare ai bandi i soggetti possono riunirsi in Ati (associazione temporanea d’imprese) o in consorzi. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato alle ore 12 del 14 novembre e i plichi dovranno essere consegnati all’Ufficio Protocollo dell’Area Gare, Beni e Servizi del Comune, in Galleria Fontana 3.
Commenta il capogruppo in consiglio comunale Gianluca Comazzi (Fi) «il patto con il Governo si è rivelato un flop. Gli unici fondi che Sala riesce a portare a casa sono quelli per gli immigrati. Per le infrastrutture per la sicurezza e per i nostri anziani milanesi invece la cassa è sempre vuota».
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