Archivi storici e grattacieli: il Fai apre i tesori segreti della città

Cultura e spettacolo

Milano 15 ottobre – Torna domenica la Giornata Fai d’Autunno, organizzata dal Gruppo Giovani del Fondo per l’ambiente: in numerosi centri storici della Penisola (questa volta sono 170) si propongono al pubblico itinerari di visita, articolati intorno a un tema chiave, che collegano tra loro siti diversi da raggiungere anche con una passeggiata. Itinerari che permettono l’accesso a luoghi difficilmente visitabili, insoliti e poco noti: 3.500 i volontari coinvolti e 600 i siti aperti in tutta Italia. 82 si trovano in Lombardia, collegati in 21 itinerari: da vedere chiese, monasteri, cascine, fortificazioni, ville, musei, sedi d’azienda, testimonianze d’archeologia industriale. A Milano il tema prescelto è «La conservazione del sapere prima dell’era digitale»: si tratta dunque di osservare con occhi nuovi archivi e biblioteche, luoghi simbolo della nostra memoria collettiva, dove si conservano beni inestimabili. Tra le mete possibili, c’è l’occasione di scoprire l’Archivio Storico del Piccolo Teatro, fondato nel 1947: tra foto di scena, ritratti di attori, manifesti, locandine e costumi saranno presenti gli archivisti e il personale della sartoria. In alternativa il prezioso Archivio dei Luoghi Pii Elemosinieri, custodito nel settecentesco Palazzo Archinto, che raccoglie fin dal Medio Evo ogni genere di testimonianza sugli enti assistenziali milanesi: la storia secolare della «Milan col coeur in man».

In mostra sigilli, pergamene istoriate, miniature, documenti mai visti, più una vasta quadreria con i ritratti dei benefattori. Sono aperte la Biblioteca del Conservatorio Giuseppe Verdi, icona della cultura musicale europea, e quella del Museo di Storia Naturale, che comprende anche il patrimonio librario dell’Acquario Civico, con testi illustrati naturalistici che vanno dal XV al XIX secolo. Visita riservata agli iscritti Fai (ma ci si può tesserare direttamente in loco, al prezzo agevolato di 29 euro anziché 39) all’Archivio Capitolare della basilica di Sant’Ambrogio: 900 anni di storia con carte autografe di Petrarca, Bramante e San Carlo Borromeo, e all’Archivum Fabricae del Duomo, che racconta la storia della nostra cattedrale dalla fondazione, alla fine del ‘300, ad oggi: esposti per l’occasione pezzi inediti d’altissimo pregio. Mentre la Casa della Memoria, costruita di recente al Quartiere Isola, raccoglie documenti e cimeli di storia recente, tra Resistenza, Liberazione e nascita della Repubblica. Da vedere anche due monumenti del contemporaneo, compresi dall’itinerario: il grattacielo di Zaha Hadid a CityLife detto «Lo storto», anno 2014, con i sottostanti giardini degli «Orti fioriti», e il suggestivo palazzo della Mondadori a Segrate, anno 1975, firmato Oscar Niemeyer.

Chiara Vanzetto (Corriere)

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