Milano 19 Ottobre – Quando si dice il carattere…E per carattere si intende forza, intelligenza, tenacia, duttilità, passione, disciplina: in una parola Federica De Nicola, la nuova stella dell’Ironman – vincitrice nella sua categoria al mondiale di triathlon a Kona, alle Hawaii.
“Ho nuotato per 4 chilometri, corso per 42,195, la distanza della maratona, pedalato per altri 180 fino a non sentire più i muscoli, a non avere più fiato. Ho pensato mille volte di mollare, di non farcela, ma ho resistito e alla fine ho vinto.” ha dichiarato dopo la vittoria.
Sola, sfidando se stessa, la fatica, gli imprevisti, ancor prima degli avversari. Per quella tensione interiore che spinge verso le grandi imprese, per essere prima nelle competizioni, nello sport e nella vita. Una campionessa nata quasi “per caso”, “Una sera, tre anni fa, si parlava con amici di questa sfida estrema che bisognava fare almeno una volta nella vita, di questo misterioso Ironman, di una gara a piedi, in bicicletta, a nuoto. Qualcosa di mitico. Io non ne sapevo proprio nulla, mi sono iscritta col mio ex fidanzato alla ‘mezza Ironman’ (metà chilometri) e poi lui non l’ha fatta. Io invece l’ho finita”. Apparentemente una scommessa. Ma le sfide e lo spirito competitivo le appartengono e non è abituata a perdere. Per quel rigore e quella serietà che caratterizzano la sua personalità. Ma confessa a Repubblica “Anche se non sembra, sono veramente timida…Il mio libro preferito è Qualcuno con cui correre di Grossman”. E traspare il pudore di un’anima sensibile e sincera che ama un autore contemporaneo perché sa parlare di amicizia, di amore, di rapporti interpersonali, rispecchiando con l’efficacia di una scrittura limpida, il mondo emozionale e problematico dei giovani. Ma Federica intanto studia con profitto Medicina al San Raffaele (in lingua inglese, in italiano sarebbe stato troppo semplice!) e frequenta le corsie d’ospedale, arrivandoci alle 8 del mattino. Una vita piena, giocata su ciò che le interessa davvero: lo studio e lo sport. Alex Zanardi è il suo modello, per sottolineare la straordinarietà dello sportivo, ma soprattutto dell’uomo. Che, poi, è ciò che conta di più nella vita.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano