Milano 20 ottobre – La Regione Lombardia ha avviato una verifica su un incidente avvenuto all’Ospedale San Raffaele di Milano alcuni giorni fa. Una mamma ha avuto il cosiddetto «parto precipitoso» in corridoio, fuori dalla sala parto, e la neonata è caduta sul pavimento battendo la testa. Le sue condizioni comunque sono buone ed è già stata dimessa. Per il fatto, accaduto nella notte tra lunedì 9 e martedì 10 ottobre, i genitori hanno sporto denuncia. La partoriente, 30 anni, ha avuto la perdita delle acque lunedì sera e si è presentata al San Raffaele insieme al marito 35enne. Dato che percepiva l’inizio delle contrazioni, è stata tenuta in attesa sul lettino in astanteria. La coppia ha riferito al quotidiano «Il Giorno» che i medici avrebbero detto loro di «fare un giro», fatto smentito dall’ospedale. Dopo una decina di minuti, la donna si è alzata per andare in bagno, ma ha subito sentito che la bambina stava nascendo. Il marito l’ha trascinata per il corridoio fino alle sale parto senza chiamare l’infermiera, che l’avrebbe accompagnata con un lettino, e così la donna ha partorito improvvisamente e la neonata è caduta sul pavimento.
Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia, ha comunicato giovedì che «in merito al travaglio precipitoso avvenuto nel corridoio del blocco parto dell’ospedale San Raffaele di Milano, in seguito al quale la neonata è caduta sul pavimento prima che il personale intervenisse, Regione Lombardia, come da prassi in situazioni di criticità, ha dato mandato all’Ats di Milano di istituire una commissione di verifica che dovrà appurare la correttezza delle procedure attuate». «La Commissione – ha spiegato l’assessore – è composta dal direttore sanitario dell’Ats Maurizio Panciroli, dal medico legale dell’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano Antonio Vitello, dal direttore della Clinica di ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Paolo Anna Maria Marconi e dal direttore di neonatologia dell’Asst di Lecco Roberto Bellù». «La verifica – ha concluso il titolare regionale della Sanità – si limiterà ad accertare che non ci siano state falle nel percorso di assistenza offerto alla paziente dallo staff sanitario dell’ospedale San Raffaele. Colgo l’occasione per rivolgere ai genitori della piccola tutta la vicinanza di Regione Lombardia per l’accaduto».(Corriere)
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