Milan-AEK Atene 0-0 – Europa League. È un Milan che non sa più vincere.

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Milano 20 Ottobre – Questa volta l’Europa League non si conferma terra dove rialzare la testa dopo una delusione in campionato.
Non è nemmeno l’autunno del 1994, anche quel Milan veniva da una serie negativa di prestazioni e risultati, ma grazie a una doppietta di Panucci in versione bomber, riuscì a ribaltare il punteggio del primo tempo sul campo neutro di Trieste, vincendo 2-1 proprio sui greci dell’AEK Atene.
Il Milan rimane in testa al proprio girone, i greci sono forse la miglior rivale dei rossoneri in questo gruppo, ma il discorso qualificazione poteva essere quasi chiuso se si fosse riusciti a centrare la vittoria che certamente era alla portata degli uomini di Montella.

Racconto e analisi tattica.

Il Milan si presenta con un falso 3-5-2, Suso e Calhanoglu fanno le finte mezzali, il turco, che si vede pochissimo per tutta la partita, prova a giocare più libero in mezzo al campo rispetto allo spagnolo che invece parte più largo per poi accentrarsi, posizione che più lo esalta e in cui fa le cose migliori.
Suso è sempre nel vivo del gioco ma si incaponisce troppo nel cercare di ritagliarsi da solo lo spazio per la conclusione, l’unica giocata positiva nel primo tempo è un pallone morbido che mette in area per Cutrone, il giovane bomber rossonero è bravo a girarsi e battere a rete ma il gol viene giustamente annullato per fuorigioco.
Il primo pressing portato dal Milan è disorganizzato, il giropalla rossonero è lento, manca sempre l’idea per la giocata giusta, i giocatori dialogano poco e sembra sempre che ognuno giochi più per sé stesso che per la squadra, L’AEK va addirittura vicino al vantaggio su una situazione vista troppo spesso in questo inizio di stagione, Musacchio perde una palla sanguinosa nella propria area, André Simoes dopo il controllo prova a metterla in mezzo e un tocco di piede di Donnarumma stava per trasformarsi in un beffardo autogol. Un paio di conclusioni di André Silva respinte dai difensori greci e si chiude il primo tempo tra qualche fischio dei 20.000 tifosi presenti.
Nel secondo tempo il Milan crea di più ma la manovra è sempre macchinosa e confusionaria, quando però i rossoneri provano a palleggiare lo fanno bene ed è da questi scambi a uno-due tocchi che nascono le tre occasioni più importanti della partita, almeno un paio di interventi prodigiosi del portiere greco Anestis evitano il gol all”AEK Atene, ma è davvero troppo poco per i palati fini dei tifosi del Milan che accompagnano l’uscita dal campo della propria squadra con una bordata di fischi.

Montella è davvero in bilico?

Le parole di Mirabelli nel pre partita suonano come un avvertimento, il DS rossonero ha dichiarato che tutti hanno un tempo, anche Montella.
La dirigenza non avrà certo gradito lo scialbo 0-0 in casa contro una formazione modesta come l’AEK Atene, specialmente perché il Milan veniva da una striscia di sconfitte e non vince dal 28 settembre. La società forse comincia ad essere indispettita per i continui cambi di formazione, di modulo, di ruolo e di compiti ai giocatori che l’allenatore puntualmente presenta ad ogni nuova partita.
Montella sa che al più presto dovrà far cambiare rotta alla sua squadra, altrimenti il suo tempo, di cui ha parlato Mirabelli, inevitabilmente diminuirà.
Cambiare allenatore in corsa quasi mai dà i risultati sperati per raggiungere gli obiettivi stagionali, ma l’aeroplanino qualche risposta sul campo, a cominciare da domenica in casa contro il Genoa è chiamato a darla.
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Andrea Mutti

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