Milano 26 Ottobre – Martedi sera sulla 90/91 sono andati in scena 20 minuti di ordinaria violenza. Un sudanese clandestino e con precedenti, fermato dai controllori per esibire il biglietto ha subito dato in escandescenze. Bloccato il filobus e fatti scendere i passeggeri, all’arrivo dei carabinieri la risorsa, richiesta di mostrare i documenti, ha afferrato un ceppo ferma ruote e roteandolo ha ferito in maniera non lieve un controllore e un carabiniere. Ha anche cercato di prendere la guida del filobus e poi è stato finalmente bloccato e arrestato.
Forse ora anche il Sindaco e il Questore si accorgeranno di quali pericoli si annidano nei pezzi pubblici e non a notte fonda: erano infatti le 20,30. Purtroppo la politica dissennata di accoglienza ha riempito Milano di “risorse” che si possono trasformare in bombe umane, capaci di mettere in pericolo la vita di passeggeri inermi. E guidatori e controllori ATM, per 1200 euro al mese, devono quotidianamente fronteggiare personaggi che ritengono normale viaggiare senza biglietto e aggredire chi gli chiede i documenti.
Il nuovo Direttore Generale Arrigo Giana ha voluto farsi un giro sulla 90/91 e ha da subito proposto di aumentare i controllori. Ma questo non basta. Anche il Comune e la Questura devono fare la loro parte: su certe linee, non solo la 90/91 ma anche quelle tranviarie che raggiungono la periferia, di sera ci vogliono squadre di vigili o poliziotti a supporto dei controllori. Su questi mezzi si trovano decine di clandestini che andrebbero identificati e portati in questura per attivare le procedure di espulsione. L’allora Vicesindaco De Corato fu criticato per aver istituito questo tipo di controlli, che però oltre a migliorare la sicurezza dei viaggiatori sono anche il metodo più semplice per individuare i migranti irregolari.
Speriamo che la “risorsa” che ha spaccato la testa a un controllore ATM venga trattenuto in carcere non solo per qualche ora e possibilmente espulso. E’ ora però di garantire più sicurezza a lavoratori e passeggeri. Tutti sanno quali sono le linee a rischio, tutti sanno dove e quando passano le bande di ragazzini vandali. Questore e Sindaco affrontino con uomini e mezzi questa emergenza quotidiana. Anche perché è inutile invitare i milanesi a usare i mezzi pubblici se un bus o un tram sono troppo pericolosi per le persone per bene.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.