Il mercato vuole panettieri e noi sforniamo critici d’arte

Attualità

Milano 27 Ottobre – “Tassa la gente che lavora e paga quella che non lo fa e otterrai solo disoccupati” M. Friedman. La storia di Pattini che non trova dipendenti è più o meno questa. Più o meno perché l’intera vicenda ha dei contorni vagamente già visti. In sostanza, la grande maggioranza di casi di questo genere contiene alcune piccole imprecisioni. Per esempio, il titolare dice di aver esposto dei cartelli per cercare personale. Siccome, però, non siamo nell’Inghilterra di Dickens, esistono strumenti vagamente più efficaci di quello per reclutare forza lavoro. Per questo, la parte importante dell’articolo è un’altra. Ovvero quella dei motivi del rifiuto degli Italiani. Non tanto le percentuali. No, è proprio la mentalità che porta a dire di no perché ci sono gli ammortizzatori sociali. Che è una mentalità del tutto ed assolutamente razionale. Qui bisogna spezzare una lancia a favore dei disoccupati: il tempo ha un valore. Se mi pagano per non far nulla, significa che quel valore sale a dismisura. Che è poi l’obiezione principale al reddito di cittadinanza. Se questo mix produce un rifiuto ragionevole nel lavoratore adulto, nel giovane produce qualcosa di assolutamente più pericoloso.

Cioè l’idea che la formazione non sia un investimento sul futuro, ma un simpatico hobby che ti rende una persona migliore. In un articolo dei giorni scorsi un lettore aveva commentato, di fronte a questa obiezione, che l’Università è un luogo che deve distribuire cultura. L’esempio era, ed è tutt’ora valido, il corso di Laurea in Beni Culturali. Ecco, uno può certamente voler imparare a gestire i beni culturali. È una nobile aspirazione. Purché dopo realizzi che questa nobile aspirazione farà di lui un disoccupato cronico con aspettative irrealistiche sul proprio futuro. No, non potrete lavorare tutti nel campo dell’arte. Ci vorranno sempre dei panettieri. E non potranno sempre essere Sudamericani ed Egiziani. O meglio, in effetti possono esserlo. Solo che credere che vi pagheranno gli ammortizzatori sociali fino alla pensione è qualcosa di peggio che volerli espellere tutti. È volerli sfruttare vigliaccamente, trattandoli da schiavi. Ovviamente non nel senso letterale, ma di sicuro lo è nello spirito. Si vive sulle loro spalle, perché tu hai rincorso i tuoi sogni giovanili, mentre loro rincorrevano la sveglia alle 3 di mattina.

In sostanza, potete anche rifiutarvi di lavorare da Pattini. È un vostro diritto, ma è un diritto che dovreste pagarvi da soli. Non farvelo gentilmente offrire da Mohammed o Carlos, che il lavoro lo prendono e per tenerselo sputano sangue.

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