Grazie, mio cane Skody. Un vero amico di piccola taglia e abituato a viaggiare.

Zampe di velluto

Gli animali sono grandi compagni e maestri di vita. Ci amano come siamo, non cercano di cambiarci.

È da diverso tempo che leggo su questo quotidiano la rubrica dedicata agli animali, cosi ho deciso anche io di scrivere la “storia del cane Skody”. Skody ti ho incontrato il 22 novembre 2007 in una
umida mattina mentre terminavo il turno lavorativo della notte. Impaurito e disorientato seguivi una mia collega e con lei sei entrato nella struttura dove lavoro, tanto è vero che all’inizio pensavo che tu fossi il suo cane, ma fortunatamente non era così. Appena mi hai visto ti sei avvicinato a me ed hai iniziato a scodinzolare, da qui il tuo nome: Skody. Ci siamo guardati negli occhi e subito ti ho detto: «No, io non ti lascio qui,vieni a casa con me». Quella stessa mattina ti ho portato dal veterinario per accertarmi se avevi il microcip, ma dato che ne eri sprovvisto ho provveduto subito a fartelo inserire. Quella stessa sera quando eri con me sul divano mentre ti accarezzavo mi chiedevo di chi fossi stato, se ti eri smarrito e se qualcuno ti stava cercando, o se ti aveva abbandonato, domande che tutt’oggi non hanno avuto una risposta. E per questo ancora grazie Skody. Il giorno dopo ti ho presentato Davide, il mio compagno, con il quale oggi convivo, il suo cane Buby ed i suoi gatti Peloso, Felix e Pacco, che ora non sono più tra noi, solo fisicamente ed infine Giuggiola oggi molto anziana ma ancora dolcissima e felice di continuare a dividere il suo tempo con noi. Buby è stato per te un grandissimo amico, o meglio, un bravissimo fratello maggiore e ti ha insegnato tantissime cose, eravate inseparabili ed era buffo vedervi insieme. Purtroppo la tua convivenza con Ruby é durato solo tre anni, nel 2010 Buby ci ha lasciati anche se è sempre presente.

Durante la sua malattia tu, insieme a noi, non lo hai abbandonato un attimo, sedevi sempre vicino a lui quasi a volergli dare conforto e speranza. Da allora vivi con me e con Davide in una casa di campagna, immersa nelle verdi colline marchigiane, dove risiedono anche 20 gatti dei quali credi di essere il capo gruppo, senza mai fare i conti con Sisto sopranominato il “supergatto”. Ma tu sei sempre il padrone in contrastato sia del letto che del divano. Rinfreschiamoci la memoria con dei ricordi di quando eri un giovane rampante e correvi giù per la discesa di casa, con le orecchie al vento raggiungendo me e Davide che ti gridavamo: «Bravooo», E tu scodinzolando ti beavi del nostro abbraccio. Anche oggi scendi da quella discesa, ma lo fai gongolando con le orecchie che sobbalzano e noi siamo sempre lì pronti ad abbracciarti e a dirti ancora «Bravoo», Eri strepitoso quando incontravi dei cani di grossa taglia, quanto iniziavi a ringhiare e a sgambettare attirando l’attenzione di coloro che erano vicino a noi. Anche oggi nonostante la tua veneranda età quando vedi un cane di grossa taglia continui a ringhiare. In estate partecipi con noi alla raccolta della frutta, con cui facciamo delle ottime marmellate. Quando eri giovane ci seguivi o meglio ci precedevi baldanzoso nel frutteto e passeggiavi pimpante tra gli alberi, poi ti sedevi all’ombra di quello a te più gradito. Oggi quando andiamo a raccogliere la frutta preferisci sederti subito all’ombra degli alberi e guardare noi al lavoro, cosi come un anziano fattore controlla i suoi braccianti. Skody in questi anni hai diviso con noi momenti di serenità ed altri di irrequietezza, durante i quali la tua presenza è stata importante e forte. La nostra tenacia ci ha fatto diventare delle rocce sulle quali ogni onda sismica sbatte, ma rimbalza senza infrangerle. Questo pensiero si riferisce all’anno 2013, quando ho avuto un ictus e sono stata ricoverata in ospedale Per 20 giorni,  10 dei quali a letto senza potermi muovere. Ricordo benissimo quel giorno in cui Davide è entrato nella mia stanza con uno scatolone in mano, ha sollevato il coperchio e dentro c’eri tu che mi guardavi con quegli occhioni quasi a volermi dire: «Cosa fai qui? Non voglio vederti così… vieni a casa dai».

La seconda volta che sei venuto a farmi visita potevo alzarmi, tu eri al guinzaglio con Da vide e siamo stati tutti e tre sull’uscio del reparto. Tu e Davide siete stati per me l’unico e vero sprono per cui oggi sono qui a condividere con voi la mia quotidianità, ho ripreso regolarmente il mio lavoro e vivo con voi tutti i giorni con semplicità la nostra grande ricchezza. Torniamo a parlare di cose belle: le nostre vacanze. A noi piace andare in vacanza, in Toscana, in Umbrìa, in montagna o ai mercatini natalizi e soggiornare in agriturismi. Generalmente prenotiamo on line e prima di farlo ci accertiamo che accettino gli animali e per tale richiesta Davide ha coniato il tuo biglietto da visita: abbiamo con noi «un cane di piccola taglia ben educato e abituato a viaggiare ». Nessuno immagina però che quando scendi dall’auto lo fai a “4 di  spade”, ovvero con le zampe a X, la pancia che tocca terra mentre fai un verso simile ad un grugnito, non passi inosservato e millanti quanto scritto sul tuo “biglietto da visita”. Questo tuo biglietto da visita, allegato al passaporto per cani, ti ha permesso di venire con noi in vacanza a Lugano. Quel pomeriggio durante la passeggiata per il centro, men tre gli altri cani da buoni svizzeri camminavano tranquilli al guinzaglio tenendo il passo con i loro padroni, tu da buon italiano, ti sei fermato nella piazzetta principale e…io ti dicevo «Skody siamo a Lugano, è vero che poi puliamo, ma un po’ di discrezione!». Niente da fare, a te quella piazzetta piaceva troppo. L’unica volta che non sei venuto in vacanza con noi è stato quando siamo andati alle isole Seycelles per festeggiare i miei 50 anni, sei rimasto a casa con la mamma di Davide che da grande amante dei cani ha fatto di tutto per farti stare bene. Tu al nostro ritorno appena ci hai visto hai guaito per ore, tanto da farci temere per la tua salute. Da allora abbiamo promesso a noi stessi ed a te di non lasciarti mai più solo, di portarti sempre con noi. Skody, dopo aver raccontato qualche nostra avventura è giunta l’ora di salutare tutti i lettori di questa rubrica ringraziandoli per l’attenzione che ci hanno dedicato. Un grazie particolare a te Skody e a tutti i nostri amici a 4 zampe, che ci amate incondizionatamente e come dei grandi maestri di vita, riuscite a dimostrarlo accettandoci così come siamo, senza cercare di cambiare nulla di noi. Grazie ragazzi.

SABRINA PALLERI (Libero)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.