4 Novembre: Guenzati non si arrende, nonostante lo sfratto

Milano

Come l’esercito Italiano dopo Caporetto, la ditta Guenzati non si arrende allo sfratto. E celebra, insieme all’esercito, il 4 Novembre. Si sono, infatti, recati a far visita alla storica i Generali pr Roberto Perretti il Generale della Caserma Ugo Mara di Solbiate Olona, Gen. Corpo Armata NATO (a sinistra nell’immagine di copertina) ed il Generale di Brigata Michele Cittadella, Comandante Militare dell’Esercito sez. Lombardia. 

Dopo l’alza bandiera in piazza Duomo alle 12.00, il comandante della NATO passerà a far visita al negozio a visionare la vetrina allestita per l’occasione e per dimostrare la sua vicinanza al nostro caso di sfratto ancora irrisolto malgrado il plebiscito popolare ottenuto lo scorso anno col FAI che sembrava risolvere il problema. Oltre 31.000 preferenze, primi assoluti a Milano e in Lombardia.

Fondata nel 1768 la Ditta Guenzati è stata tra le prime imprese sul territorio nazionale a essere insignita del titolo di ‘bottega storica’. Due secoli e mezzo di una storia le cui radici rimontano al Ducato di Milano, dove Giuseppe Guenzati fonda col proprio nome la ditta di famiglia specializzata in tessuti nell’antica Contrada delle Galline, in Via dei Fustagnari 1. La Ditta si insedia inizialmente nel seicentesco Palazzo Guenzati, demolito e ricostruito a inizio anni Sessanta, con il nome di Palazzo Beltrami, dal nuovo proprietario, le Assicurazioni Generali. Contestualmente, la Ditta Guenzati viene spostata nell’adiacente Palazzo Venezia, anch’esso proprietà di Generali. La proprietà della Ditta Guenzati viene trasmessa di padre in figlio fino al 1876, anno in cui la Signora Rosa Casati Guenzati decide di passare il testimone ai due dipendenti, Giovanni Battista Tomegno e Luigi Meda. Dal 1913 la gestione resta alla famiglia Tomegno e verrà ceduta nel 1968 ai commessi più giovani Vittorio Ragno – la cui famiglia è ancora oggi la proprietaria – e Angelo Moretti, che si concentreranno sull’importazione di tessuti di qualità di fabbricazione anglosassone.

La bottega conserva molte tracce della sua storia secolare. Tra queste, sull’imponente bancone centrale di origine ottocentesca dove per secoli i commessi hanno misurato i tessuti in vendita sono ancora ben visibili due tacche incise alla distanza di 92 centimetri l’una dall’altra: fatte nella seconda metà degli anni Quaranta, ricordano la Milano occupata dalle truppe alleate. Alla Ditta Guenzati, infatti, andavano i militari americani per acquistare scampoli di stoffe prestigiose da portare a casa come prezioso souvenir dall’Europa.

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