Milano 9 novembre – Nuovo colpo all«Accademia dei ladri», l’organizzazione criminale internazionale che da anni addestra rapinatori per colpi milionari in tutta Europa. Lo scorso 30 ottobre la polizia ha arrestato tre «soldati» mentre tentavano di mettere a segno una rapina in una gioielleria in via Lupetta, a Milano, e hanno catturato poco dopo il loro «colonnello» che li attendeva nel parcheggio in un centro commerciale a Sesto San Giovanni per trasportare la refurtiva in Romania. I quattro arrestati sono tutti romeni dai 18 ai 40 anni. Il capo, il cosiddetto «colonnello», è Robert Chele, l’unico ad avere vissuto in Italia per un breve periodo e punto di riferimento dell’organizzazione per la pianificazione del colpo. Gli agenti della squadra mobile di Milano, diretti da Lorenzo Bucossi, hanno ricevuto una segnalazione relativa all’arrivo di una batteria di rapinatori della nota «Accademia». Dal loro arrivo il 27 ottobre li hanno costantemente pedinati e monitorati, riuscendo a capire il giorno e il luogo della rapina.
Le indagini
Nel corso delle indagini è emerso che altri 4 «soldati» avrebbero dovuto raggiungere i compici a Milano ma problemi logistici gli hanno impedito di partecipare al colpo. L’obiettivo iniziale era una importante gioielleria del centro di Milano ma non avendo uomini necessari hanno ripiegato su una orologeria più piccola e con sistemi di sicurezza meno complessi. Tuttavia il valore della merce esposta superava i 500mila euro. Agli esecutori sarebbero andati solo 1000 euro, il resto era destinato all’organizzazione. I tre arrivati dalla Romania sono completamente sconosciuti alla polizia italiana, seguendo il loro duro addestramento hanno dormito per tre giorni in parchi cittadini e in box di fortuna senza soldi per comprare acqua o cibo. Nei giorni precedenti hanno compiuto diversi sopralluoghi per individuare l’obiettivo e il momento migliore per colpire. Gli uomini della mobile sono anche riusciti a fotografare i romeni mentre acquistavano in un centro commerciale poco fuori Milano martelli che avrebbero utilizzato per infrangere le vetrine. (Corriere)
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