Milano è più buia, il Comune raccoglie le segnalazioni ma gli interventi sono lenti

Fabrizio c'è Milano
Milano 10 Novembre – Avere buona illuminazione pubblica significa più sicurezza e anche meno incidenti stradali.
Per questo occorrerebbe intervenire velocemente sulle segnalazioni di cittadini e municipi per evitare aggressioni e tanti incidenti per pedoni bici e moto, soprattutto agli incroci.
Il Comune procede invece a passo di lumaca nonostante sia il proprietario della società che cura l’illuminazione pubblica, A2A.
Facciamo un passo indietro. L’allora assessore Maran annuncia nel 2012 un grande piano per trasformare a Led tutta l’illuminazione pubblica: 32 milioni di Euro per cambiare i 135.000 punti luce della città.
Una mossa necessaria per risparmiare inquinamento e costi di produzione di energia (-12 milioni l’anno).
Il piano è quasi terminato ed è costato a consuntivo 38 milioni, ma ha dovuto subire molte integrazioni e modifiche con un ulteriore investimento del Comune di 10 milioni di euro.
Infatti il passaggio da luci tradizionali a led è avvenuto senza adeguata progettazione illuminotecnica: hanno cambiato le lampadine senza mettere più punti luce! Cosi ancora oggi ci sono incroci stradali, marciapiedi e parchi poco illuminati perché il cono di luce col led si è ridotto.
Il nuovo Assessore Granelli è corso ai ripari e ha programmato 3 milioni di euro per le torri faro nei parchi e varie migliorie. Le integrazioni proposte da Granelli e municipi sono positive ma i tempi di attuazione sono troppo lenti: molti interventi saranno realizzati tra fine 2018 e 2019. Assurdo metterci così tanto per interventi spesso banali e nel frattempo i cittadini rischiano in una città più buia.

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