Milano 22 novembre – La conferma da perizie e telecamere: non c’è nessun colpevole dietro alla tragedia.
È stato un incidente. Una tragedia. Una concatenazione di eventi sfortunati. Doveva essere una notte di festa quella tra il 29 e il 30 aprile: un addio al celibato festeggiato all’ombra della Madonnina, ma da quella notte Daniel Rodriguez ha perso l’uso delle gambe. È diventato paraplegico. E non c’è nessun colpevole: solo frutto del caso. Tutto era iniziato alle 6.30 del 30 aprile quando Daniel, ricercatore dell’Istituto di Fisica di Valencia di 27 anni, è stato trovato sui binari della stazione Garibaldi. Era in stato di incoscienza, perdeva sangue dalla nuca e aveva diversi graffi sul collo.
Era stato notato da un macchinista che, dopo aver fermato il treno, aveva lanciato l’allarme. E Daniel era stato accompagnato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda dove era stato operato d’urgenza per le fratture cervicali multiple. Gli amici di Daniel si erano accorti della sua mancanza a notte inoltrata mentre erano all’interno dell’Alcatraz, discoteca di via Valtellina. All’inizio avevano pensato che fosse tornato in albergo da solo, invece era riverso sui binari della stazione. Le indagini iniziarono subito. Nessuna pista era esclusa, anche se gli investigatori della squadra mobile di Milano avevano ipotizzato da subito che si trattasse di un fatto accidentale. Tutte le piste sono state battute scrupolosamente, ma nulla — neanche dalle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso — ha raccontato una storia diversa.
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