Al via i lavori di ristrutturazione della palazzina destinata dal Comune di Milano a Casa Accoglienza
Archè, che ospita mamme e bimbi in difficoltà. Grazie al progetto di edilizia etica ColorAid,
la struttura sarà completamente riqualificata e si tingerà di nuovi colori!
Presenti come volontari anche i ragazzi del Liceo scientifico Alessandro Volta.
MILANO – Sono partiti lunedì 20 novembre i lavori di ristrutturazione di Casa Accoglienza, la struttura di Fondazione Arché fondata da padre Giuseppe Bettoni che ospita, nel centro di Milano, mamme e bambini che vivono una situazione di disagio sociale e fragilità personale, con l’obiettivo di accompagnarli verso l’autonomia. Un’iniziativa di forte valenza solidale, concretizzata grazie al progetto ColorAid promosso da due testate specializzate nel settore dell’edilizia, Radio Colore e Colore & Hobby.
Color Aid è un progetto di edilizia etica che, attraverso il colore, riqualifica le strutture di accoglienza per ricostruire il benessere di chi deve tornare a vivere serenamente. Il progetto è stato reso possibile grazie alla disponibilità di diverse aziende operanti nel settore edile, ed in particolare nel comparto delle vernici. Il primo cantiere, dunque, è stato avviato in Casa Accoglienza, una struttura che il Comune ha concesso alla Fondazione e che Arché ha trasformato in comunità nel 1997. In queste due settimane di lavori saranno ridipinte le pareti, rinnovati i pavimenti, sistemati gli infissi, riverniciate le porte e sistemato lo scantinato. A dare una mano agli operai ci saranno i ragazzi del Liceo scientifico statale A. Volta di Milano,coinvolti nell’ambito dei progetti di alternanza scuola/lavoro.
Un’iniziativa che quest’anno acquisisce un alto valore simbolico per la concomitanza con il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La struttura, infatti, lavora con ragazze che, nella quasi totalità, hanno subito violenze e maltrattamenti e che vengono supportate in maniera fondamentale per la ricostruzione del proprio equilibrio psicologico molto compromesso.
“Quella di Casa Accoglienza–ha detto Paolo Dell’Oca, responsabile della comunicazione di Arché– è una storia a colori: in questi anni abbiamo constatato che la bellezza è educativa, e l’incontro con ColorAid ci offre l’opportunità di riqualificare la nostra struttura, e non solo.Il fatto che alcuni ragazzi del Volta affianchino gli operai è l’occasione per portare dei giovanissimi a conoscenza di una realtà che altrimenti difficilmente avrebbero avvicinato: quando la scuola e il terzo settore si parlano hanno molto da dirsi”.
“Il comparto dell’edilizia–spiega Vieri Barsotti, editore e direttore e Colore & Hobby e Radio Colore-è trainante per tutte le economie, anche per quella italiana. Con ColorAid il nostro obiettivo è quello di potenziare un modello virtuoso di edilizia etica capace di farsi carico di un impegno sociale importante, attraverso il coinvolgimento di realtà sane e dinamiche che si impegnano ogni giorno con grande serietà e professionalità nel proprio lavoro e che hanno scelto di fare qualcosa in più per la collettività”.
Per i ragazzi è soprattutto un’occasione per essere attivi nella società:
“Ci fa piacere fare qualcosa di utile per gli altri. Questo progetto è la cosa più concreta che realizzeremo quest’anno con la scuola”; “Mi piace che un editore si spenda in un terreno che non è strettamente il suo, creando un’iniziativa a sfondo sociale che mette insieme realtà così diverse impegnate in un progetto di aiuto”.
chiusura dell’esperienza i ragazzi incontreranno gli educatori della struttura Arché e conosceranno le giovanimamme e i loro bambini.
L’IMPIANTO DEL PROGETTO COLORAID
ColorAid è il progetto di edilizia etica che convoglia le energie delle aziende operanti nel settore edile -ed in particolare nel comparto delle vernici– per riqualificare e riprogettare il colore delle strutture di accoglienza operanti nel sociale. Il primo cantiere di questa importante iniziativa è Fondazione Arché. Il percorso, che prende avvio quest’anno, prevede una serie di interventi di riqualificazione e riprogettazione cromatica di spazi con funzione sociale. Il presupposto da cui nasce ColorAid è che un ambiente sano, confortevole, ordinato, non degradato e, soprattutto, colorato aiuti il benessere psicologico di chi lo vive. Il colore, se ben progettato, è uno strumento potentissimo in grado di generare stati d’animo molto precisi nei fruitori di uno spazio, condizionandoli scientemente. Il ‘progetto casa’ in generale ed il colore, in particolare, vengono sfruttati come stimoli positivi e fondativi a livello psicologico ed esistenziale.
Con questo approccio ColorAid ha scelto di lavorare con Fondazione Arché per creare insieme un ambiente confortevole e rassicurante, in cui le giovani mamme che hanno superato tante difficoltà potranno ritrovare equilibrio e solidità per ricominciare a vivere ‘a colori’ con i loro bambini.
CHI HA RESO POSSIBILI I LAVORI
I lavori di ColorAid sono stati interamente coordinati da Giovanni Napolitano, decoratore professionista e consigliere di Anvides, l’associazione di categoria delle imprese di verniciatura, restauro, decorazione e finiture edili.
A sostenere il progetto con un impegno fondamentale per la sua riuscita sono alcuni importanti marchi attivi nel mondo dell’edilizia e della riqualificazione: Amonn® con le vernici per legno, gli smalti per ferro e i collanti per pavimento; J Colors con i marchi Tattoo e Vip per le pitture e i decorativi; Mirka con le macchine per la preparazione dei supporti in legno;MonzoPaint, con la Pittura Lavagna®; Pennelli Cervus con attrezzi e abbigliamento tecnico da lavoro; Prima®, con gli stucchi problem solving; Rigo® con le macchine per spruzzatura e Risanaré® con i sistemi anti- umidità. Questi preziosi partner hanno unito le forze, dando un bellissimo esempio di solidarietà, partecipazione e spirito di collaborazione. Grazie di cuore a queste aziende!
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