Sala ha fallito: Milano ultima in Italia per sicurezza

Milano

Milano 28 Novembre – Siamo sedici, diconsi 16, posizioni sotto Palermo. Quattordici, diconsi 14, sotto Napoli. È questo lo splendido, impareggiabile, unico ed inimitabile record della giunta Sala nella sicurezza Meneghina. Siamo ultimi. Ultimissimi. Siamo penultimi nelle classifiche di rapine e scippi e borseggi. Penultimi. E se per i furti ci può essere l’attenuante che, qui, almeno qualcuno denuncia, per le rapine non c’è alibi alcuno. Siamo i primi come creazione di ricchezza, che poi, puntualmente, ci viene rubata. E che non rivedremo mai più. Anche nei furti d’auto (che vengono denunciati per accedere all’assicurazione) siamo oltre la centesima posizione. Altro record. Siamo 98simi per frodi informatiche e furti in casa. Anche qui, se per le prime si può trovare un alibi (siamo più tecnologicamente evoluti, quindi probabilisticamente è qui che colpiscono), i furti in appartamento (anche questi molto denunciati per i benefit assicurativi) sono un’altra eccellenza. Che ha un filo, rosso naturalmente, in comune con gli altri record.

A Milano, da Pisapia a Sala, non si tutela la proprietà privata. E l’incolumità personale dipende molto da chi è la persona offesa. La priorità è vietare le piazze agli avversari politici, ma se la sciura Maria viene sgozzata per una catenina, sono incidenti che capitano. E che dipendono dal fatto che la proprietà, non muovendosi, per essere sorvegliata, richiede due cose, in ordine rigidamente determinato: controllo del territorio da parte della forza pubblica e presidio della libera impresa che si incarichi di farla vivere, quella porzione di Milano. Senza che la zona sia sicura, infatti, nessuno investe. E se lo è poco, le attività che fioriscono ne riflettono lo stato di salute. Che cosa hanno fatto le giunte sinistre di Milano, invece? Hanno ritirato le pattuglie, perché spaventavano i loro elettori, tutta gente che o non ci viveva oppure dell’illegalità diffusa aveva un’altissima opinione, ed hanno penalizzato gli esercizi commerciali, ampliando a dismisura, ad esempio, i marciapiedi e cancellando i parcheggi.

I risultati, immancabili, ci hanno messo un po’ ad arrivare, ma sono qua. Via Padova è peggio di Secondigliano. Complimenti vivissimi. Ci voleva grande abilità per far dire a Savastano che a Milano non vivrebbe mai, perché Scampia è più sicura, ma voi ci siete riusciti. Onore a voi, direbbe Attila. L’unico felice sarà Majorino, perché adesso possiamo puntare ai livelli delle capitali Africane, così alla fine, nessuno dei nuovi arrivati si sentirà escluso o avrà nostalgia di casa, trovandosi felicemente immerso nello stesso clima.

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