Milano 1 Dicembre – E’ matematico, quando le toghe sentono aria di vittoria per Berlusconi ci tengono a farsi sentire. È un modo tutto loro di farlo, ma almeno è sempre lo stesso. Lo mandano a processo. Poi solitamente perdono, è successo 72 volte su 73, ma intanto il Fatto Quotidiano può pagare gli stipendi, Repubblica ha un paio di prime pagine pronte ed i compagni sono felici. Qui un riassunto preso da una Repubblica salvata dal conflitto esistenziale proprio dai magistrati:
L’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio a Siena con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Il Gup del tribunale di Siena Roberta Malavasi ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura nell’ambito dell’inchiesta Ruby ter giunta a Siena da Milano per competenza territoriale. A Siena, infatti, si sarebbe compiuto il reato secondo cui Berlusconi avrebbe pagato Danilo Mariani, pianista delle feste di Arcore, per indurlo a falsa testimonianza sul caso ‘olgettine’.
Il procedimento a Siena che vede Silvio Berlusconi rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione in atti giudiziari è fissato per il primo febbraio.
Nell’udienza di oggi il Gup Roberta Malavasi ha respinto le eccezioni preliminari presentate dalla difesa dell’ex premier, gli avvocati Franco Coppi del foro di Roma, Federico Cecconi di Milano e Enrico De Martino di Siena, sull’incompetenza territoriale e sull’inutilizzabilità di alcune intercettazioni telefoniche.
A giudizio con l’accusa di falsa testimonianza anche il pianista di Arcore Danilo Mariani, senese, difeso dagli avvocati Salvatore Pino del foro di Milano e Fanni Zoi di Siena. Secondo l’accusa i bonifici mensili da 3mila euro effettuati da Berlusconi a Mariani come ‘rimborsi spesa’ sarebbero invece dei pagamenti per indurre il pianista di Arcore a falsa testimonianza sul caso olgettine. Berlusconi era assente oggi in aula.
Io però vi invito ad una riflessione. Notate nulla di strano? È asettico. Non c’è una riga di commento. Un minimo di esultanza. È fredda cronaca. Sembra quasi copiato dalle agenzie. Privo di calore e colore. Come mai? Forse e dico forse, dalle parti di Largo Fochetti si stanno rendendo conto che queste inchieste non servono a nulla e che ormai Berlusconi è l’ultimo, labile, confine contro il caos? Non è che, magari, a Calabresi e soci è sorto il dubbio che Silvio avesse ragione e l’abbia sempre avuta? Se così fosse, cari amici miei, prepariamoci. Ci aspetta una slavina nelle urne.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,