I fatti di cui parleremo sono vecchi di un mese. Ma tornano di attualità oggi perché, a breve, si tornerà a discutere di chi possa andare in piazza legittimamente. Ricordiamo a tutti che giace, da più di un mese, in Consiglio Comunale una delibera che vieta le piazze a chi non firmi un documento di adesione ai valori antifascisti. Norma di civiltà, dicono. Il problema, comunque, è vagamente più profondo. L’opposizione, infatti, ha chiesto di aggiungere alla lista di chi non dovrebbe vedere le piazze anche gli estremisti Islamici. Richiesta che si dubita fortemente passerà, in una forma o in un’altra. Eppure il problema è più attuale di quanto si pensi. Lo ha documentato il Foglio, ma è passato sotto silenzio molto più di quanto avrebbe dovuto. E noi siamo qui a ricordarlo, perché non si perda traccia di emergenze più reali di un paio di ragazzi con la testa rasata ed il bomber nero.
9 Dicembre, giornata dell’Ira a Milano. Trump ha riconosciuto una banalità storica: Gerusalemme è una sola ed è la capitale di Israele. Ovviamente la verità fa male a chi ha vissuto sino ad ora di menzogne e quindi sono partite le manifestazioni in tutto il mondo. A Milano sono scesi in piazza Centri Sociali ed alcuni gruppi Islamici che hanno urlato alcune cose interessanti. “Khaybar, Kaybar, l’esercito di Maometto tornerà”. Che vuol dire, vi domanderete. Dunque dovete sapere che la religione di Pace, detta Islam, nasce dopo che Maometto ha risolto alcuni problemi. Uno di questi è la presenza Ebraica nella Penisola Arabica. Che viene estirpata con una campagna di genocidio, culminata con la battaglia di Khaybar, alla fine della quale 1600 prigionieri vengono decapitati. Alcuni dei quali dallo stesso Maometto, uomo di Pace ammirato da tutto il mondo, ovviamente. Ricorda il Giudice Guido Salvini, in un bellissimo articolo su Italiaisraeletoday.it, che sarebbe come urlare “Wounded Knee, Woundend Knee” davanti a dei Nativi Americani. Mi permetterei di aggiungere che sarebbe stato come rispondere a quelle urla “Sabra e Chatila, Sabra e Chatila”, celebrando i Falangisti Libanesi che fecero strage in un campo profughi Palestinese. Noi siamo gente civile e non lo facciamo. Loro sono la religione di Pace ed evidentemente possono.
Il silenzio di Sala sul tema era scontato. D’altronde nella sua maggioranza c’è almeno un voto che da quel silenzio dipende. Quindi evitare di scontentare i suoi ha portato ad ignorare l’ignobile manifestazione. Solo che rende, se possibile, ancora più grottesca la norma che vorrebbe impedire all’estrema destra di scendere in piazza. Certo i ragazzi in bomber non praticano la Religione di pace, è vero. Ma forse certe cose, persino loro, si vergognano di urlarle.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,