Cagnola: «Basta movida del degrado» Raccolte 900 firme nel quartiere

Milano

Chiesti interventi contro sbandati e pusher

Milano 7 Gennaio – CONSUMO di alcolici «per strada, fino all’alba, tutte le notti». Tutto condito da «schiamazzi, risse, escrementi lasciati sui marciapiedi». E poi «spaccio, minacce, bivacchi, borseggi e aggressioni», senza dimenticare «prostituzione, discariche abusive, furti, danneggiamenti alle auto parcheggiate». Sono solo alcuni dei problemi elencati dai residenti del quartiere Cagnola, tra viale Monteceneri, via Plana, viale Certosa e strade limitrofe, che si sono uniti e hanno presentato un esposto a forze dell’ordine, prefettura e Comune chiedendo interventi. «Una petizione – fanno sapere – con 900 firme allegate».

«Siamo stufi – sottolinea Fabio D’Alessandro, avvocato e residente del quartiere – che il degrado avanzi, mentre le nostre voci rimangono inascoltate». I cittadini hanno cominciato col creare un gruppo spontaneo e indipendente, «Nemici del degrado Cagnola», e un gruppo WhatsApp al quale ora come ora fanno parte un’ottantina di abitanti. «Serve per segnalare emergenze in tempo reale e per attivarci», spiega un residente che chiede l’anonimato «perché ho ricevuto delle minacce», precisa. «Se qualcuno segnala problemi di sicurezza, siamo in tanti a telefonare alle forze dell’ordine per avere un intervento immediato. E tante donne che magari rientrano a casa da sole, col buio, possono chiedere supporto. Anche solo sapere che delle “sentinelle” controllano la strada dalle finestre è un aiuto». Nell’esposto si riporta punto per punto tutto ciò che non va. «Ogni mattina le tracce della movida del degrado sono in bella vista davanti agli androni dei palazzi, sotto il cavalcavia Monteceneri e agli ingressi dei negozi: bottiglie vuote o rotte, tracce di vomito, urina». Ancora, «attività di spaccio capillare e in pieno giorno», poi «borseggi e aggressioni negli androni dei condomini, violenze e molestie».

Addirittura alcuni anziani «non partecipano più alla messa feriale delle 18.30 alla parrocchia di via Plana per paura di aggressioni». Dito puntato pure «su gruppi di sudamericani e nordafricani che bivaccano in viale Monteceneri, via Plana e viale Certosa». Serva dimenticare che «giardini e parchi sono diventati il luogo di ritrovo di sfaccendati, ubriachi e piccoli delinquenti». Alle istituzioni, i cittadini chiedono risposte immediate e nello stesso tempo propongono possibili soluzioni: «allargamento dell’operazione Strade Sicure, misure restrittive o chiusura dei negozi che somministrano alcolici, coordinamento delle istituzioni preposte alla sicurezza del quartiere e maggiore “autonomia decisionale” dei vigili di quartiere». A supportare i cittadini, il consigliere del Municipio 8 Enrico Salerani (capogruppo Lega). «Non a caso – evidenzia – abbiamo presentato una mozione per chiedere al Comune di applicare i Daspo urbani. Mozione approvata. Ora si intervenga».

Marianna Vazzana (Il Giorno)

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