Milano 10 Gennaio – «Il jazz? Secondo me ha ancora qualcosa da dire»: così la pensa Alessandro Balzani, 52 anni, titolare di Garage Moulinski, nuovo locale ricavato da un’autorimessa in via Pacinotti 4, in zona Cagnola. Mentre molte insegne, anche storiche, stanno chiudendo i battenti, eccone una nuova che si accende: «Non vengo dal mondo della musica — continua Balzani — sono solo un appassionato, prima mi occupavo di tutt’altro, ero un consulente fiscale: quattro anni fa ho comprato questo garage, lentamente l’ho ristrutturato e ho creato uno spazio che, per com’è articolato, induce a concentrarsi molto sul palco. Di solito nei locali c’è molta distrazione da parte del pubblico, che magari parla e fa altro mentre i musicisti, anche bravissimi, suonano. Ci sono anche ristoranti che propongono concerti, ma la musica fa da contorno, mentre io provo a fare il contrario: cioè un posto dove il palco sia il fulcro». Situato di fianco al Cinema Teatro Trieste, Garage Moulinski, deve il suo nome a un personaggio dei fumetti, Stanislao Moulinsky (ma con la «y», storico nemico di Nick Carter, il personaggio creato da Bonvi-De Maria), è un bar con cucina, sviluppato su 200 metri quadri e con due soppalchi, ma più che un locale sembra un loft privato, grazie anche alla grande libreria che ricorda un’abitazione.
Aperto dall’ora dell’aperitivo, dalle 19 in avanti, i drink costano 6/7 euro, i calici di vino 4/6 euro, e il menù propone una decina di piatti in stile italiano. «Ho deciso di mantenere i prezzi accessibili, da 7 a 14 euro al piatto, sia perché abbiamo appena aperto, sia perché è quello che, secondo me, si aspetta il pubblico da un locale che non è centrale o in una zona alla moda — spiega Balzani — comunque quando ci sono i concerti, la prima consumazione ha un sovrapprezzo di 5/10 euro». Per i live, domani sera è in programma un ricordo per Pino Daniele con il live acustico di Eva Falanga accompagnata dal chitarrista Pierluigi Ferrari: lo show alterna musica e racconti sull’artista napoletano. Mentre venerdì 12, la serata dedicata al jazz, è in scena il quartetto composto da Alfredo Ferrario, clarinetto, Niccolò Cattaneo, piano, Daniele Tortora, contrabbasso, Pasquale Fiore, batteria, con un repertorio che celebra grandi compositori come Irving Berlin, Cole Porter, George & Ira Gershwin, Jerome Kern. «Per il momento presentiamo jazz di stampo abbastanza tradizionale, fra swing e be bop, ma più avanti mi piacerebbe proporre anche qualcosa di più sperimentale», aggiunge Balzani. Il rodaggio del locale ha dimostrato un interesse degli appassionati di musica dal vivo e degli abitanti della zona, la Cagnola, dove molti giovani hanno trovato casa a prezzi più favorevoli rispetto alle zone centrali o semicentrali della città. Conclude il proprietario: «Certo questo locale è anche una sfida: ma è giusto che ci siano ritrovi con musica in zone periferiche della città».
Laura Vincenti (Corriere)
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