Milano 12 Gennaio – Si sono spente le luci e spelacchio sta viaggiando verso una nuova vita che contempla un riuso creativo in gadget e in una casetta per le mamme. Finito il momento di celebrità vissuto con dignità e senza un lamento. Lui, piccolo, nudo, proteso al cielo, quasi in preghiera. Un albero stoico che ha ispirato tenerezza e divertimento. Un albero spelacchiato, spennato, ma con il ricordo di una grandeur di ricchezza e di considerazione in cui ha creduto d’essere immortale. Un albero compiaciuto, fiero di se stesso…in po’ come Sala, oggi, ma a cui potrebbe insegnare la prudenza e l’umiltà. La Milano che voleva trasformare, a cui voleva dare l’impulso di un cambiamento epocale, sta là, con le stesse criticità: la povertà che aumenta, le periferie nel degrado, l’insicurezza generalizzata, l’accoglienza non regolata, il problema scali ferroviari irrisolti ecc. ecc. E le foglie delle tante promesse stanno cadendo in un prematuro autunno che prefigura un inverno di stallo gelido. Anche per quel continuo occupare le energie in marce pro migranti, in querelle antifasciste, in ideologie antistoriche. Ma soprattutto nel confidare molto spesso in soldi governativi che stentano ad arrivare. E, a questo punto, il voto potrebbe ribaltare molte situazioni. Anche nella stessa città di Milano, nella composizione delle alleanze in una sinistra sempre più litigiosa, nella Giunta da reimpastare, viste le defezioni che corrono per la Regione. Ma soprattutto in una nuova presa di coscienza dei cittadini che hanno visto disattese molte promesse. Milano sulla scia di Expo e per merito della creatività imprenditoriale milanese che ha imparato a fare rete, è diventata attrattiva e visitata, ma l’amministrazione è stata a guardare. Dove sono le strategie che dovevano far volare Milano? Il voto anche se non diretto al Sindaco, potrebbe dimostrare disaffezione e far cadere le foglie baluardo di fiducia. Sala spelacchio di Milano? Non è impossibile.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano