Sala era stato chiaro, e ha deciso di non fare deroghe. Chi vuol correre in Regione o al Parlamento, deve dimettersi. Ed il soldato Rozza ha in mano le dimissioni. Che, però, non è dato sapere né quando darà, né che effetti avranno. La sua candidatura è stata tecnicamente ufficializzata nei giorni scorsi, ma le lise verranno depositate solo il 3 Febbraio. Mettiamo che il PD decida che lei in mezzo ad una lista composta da un distillato di radical chic immigrazionista ci stia proprio male, che succederà? Quindi, per dieci giorni, avremo il primo caso nella storia di assessore di Schroedinger: la Rozza sarà e non sarà delegata alla sicurezza. In attesa di sapere se miagolerà ancora, leggiamo un po’ di di dichiarazioni sparse sul tema:
Rozza: «Fino al 3 febbraio la lista non è definitiva e non sarà depositata – precisa la Rozza -, quindi decideremo con il sindaco i tempi, ma quando farò solo campagna elettorale ritengo giusto anch’io distinguere i ruoli»
Sala: «la cosa fondamentale è che rimetta le deleghe, a quel punto deciderò se riassegnarle subito o se tenermele per un pò, visto che poi la campagna elettorale è abbastanza breve e stiamo parlando di un assessorato molto delicato. Ad oggi devo dire onestamente che non abbiamo già una persona giusta per la sostituzione». «Non lo so, per me l’importante è non lasciare l’assessorato scoperto quindi se un assessore si candida ha la mia benedizione e il mio aiuto ma deve restituire le deleghe». Tende a escludere un rimpasto ampio, «vorrei evitarlo, sono contento della squadra e non sono passati neanche due anni. Rischia di diventare un giochino divertente in cui uno sposta un po di caselle ma io sono più per la continuità che per il cambiamento quando non è strettamente necessario».
Voi ci avete capito qualcosa? Io mica tanto. Tra oggi ed il 3, secondo voi, la Rozza non farà campagna elettorale? Mah, a me pare difficile. E quando la farà, Sala si volterà dall’altra parte? Fingerà indifferenza? Secondo me è probabile, ma non ne siamo sicuri. In ogni caso ci troviamo di fronte alla giunta più pazza del mondo, quindi, valendo tutto, tutto ci possiamo aspettare.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,