La rabbia dei residenti: da tempo il quartiere chiede la chiusura dei mercatini di merce usata per il degrado diffuso
Milano 23 Gennaio – ANCORA ILLEGALITÀ tra i mercatini delle pulci vicino a piazzale Cuoco, da anni sotto accusa da parte dei cittadini per le sue pratiche illecite. L’ultimo blitz della polizia locale risale a fine ottobre. Quando gli agenti hanno requisito 123 fra attrezzi e utensili del lavoro rubati, per un valore di oltre 100mila euro, denunciando 3 persone per ricettazione. A distanza di meno di 3 mesi dal maxi sequestro nulla è cambiato nel gigantesco suk che attira ogni domenica centinaia di visitatori. Un luogo di frontiera, in cui risulta difficile capire dove inizi e finisca l’irregolarità.
LO STORICO MERCATO dello scambio e del baratto, l’Hobbypark, esiste dal lontano 2004. Coi lotti assegnati e un servizio di vigilantes all’ingresso pagato da centinaia di espositori registrati. Sotto i gazebo numerati si trovano molti vestiti usati, antiquariato, dischi e dvd. Ma anche alcuni elettrodomestici per cui si fa fatica a non pensare male. Come per i minicomputer da 50 euro, venduti — specifica un uomo con l’accento dell’Est — «senza il caricabatterie».
Più disordinato l’ex mercatino di San Donato che qui si è trasferito negli ultimi anni, con grandi teli stesi a terra nell’area a fianco, dove si trova soprattutto bigiotteria, scarpe sformate ma anche televisori e biciclette da corsa che suscitano perplessità. In mezzo, a far da cerniera, una stradina in terra battuta che scorre parallelamente al cavalcavia di viale Puglie. La zona degli abusivi dove succede un po’ di tutto e la dubbia provenienza è evidente. In barba alle più elementari norme igieniche si conservano dentro bustoni appoggiati al suolo grana, pecorino, salame, scatole di tonno e bustine di zafferano e ancora integratori da supermercato e una miriade di colle Attak. I venditori senza licenza sono quasi tutti rom ma c’è anche un italiano. Non gridano come gli ambulanti. Appena tirano fuori la «busta delle sorprese» sono gli anziani ad ammassarsi per la svendita gigantesca. C’è chi pensa di essere dal droghiere e arriva a dire: «Dammi solo roba buona». Poco più avanti si avvista un furgone targato Romania carico di pneumatici mentre una station wagon coi vetri oscurati ha il baule aperto carico di elettrodomestici incelofanati. Dopo le 11 arriva la polizia locale ed è tutto un fuggi fuggi. In attesa della prossima domenica di ordinaria anarchia.
Annamaria Lazzari (Il Giorno)
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