Finalmente l’applicazione della legge Maroni privilegia i lombardi nell’assegnazione delle case popolari

Lombardia

Milano 1 Febbraio – Finalmente una legge che rende giustizia ai residenti lombardi. Finalmente nuovi criteri che rispettano i cittadini italiani nell’assegnazione delle case popolari. Scrive Massimo Sanvito su Libero “Da oggi (ieri ndr) basta coi nomi stranieri in cima alle graduatorie per le assegnazioni delle case popolari: in Lombardia è partita la rivoluzione degli alloggi che mette al primo posto gli italiani. Da Monza a Brugherio, da Villasanta a Sesto San Giovanni, ieri sono state pubblicate le prime graduatorie che tengono conto della legge regionale votata nel 2016 dalla giunta Maroni. Una sperimentazione che andrà avanti fino a maggio.

CRITICHE Non sono d’accordo i sindacati degli inquilini, comeSicet inquilini, Sunia Cgil e Unione Inquilini, lamentandosi dei criteri selettivi decisi da Regione Lombardia, oltre all’esclusione dalla graduatoria delle famiglie che hanno subito sfratti nel corso degli anni

REAZIONI Soddisfatto è il centrodestra: Riccardo De Corato (Fdl) loda il provvedimento del Pirellone. Tra i privilegiati delle nuove norme si contano anziani over 65, giovani coppie, famiglie con disabili a carico, forze dell’ordine, persone sole e famiglie con redditi inferiori ai 3000 euro. In tutto, con il nuovo sistema telematico, sono state accolte 700 domande per 100 nuovi appartamenti, un terzo rispetto a quanto succedeva coi precedenti bandi comunali. E a farne le spese sono stati gli immigrati, che riempivano le graduatorie milanesi e quelle dell’hinterland. Circostanza che ha fatto saltare sulla sedia i sindacati degli inquilini, dal Sicet inquilini al Sunia Cgil, fino all’Unione Inquilini. Si sono lamentati per i criteri selettivi individuati dal Pirellone e anche per l’esclusione dalle graduatorie di coloro che hanno subito sfratti nel corso degli anni. Con la nuova legge regionale, infatti, le corsie riservate ad abusivi e morosi sono state cancellate. «Non si può escludere la stragrande maggioranza delle famiglie, ossia quelle sfrattate e che non rientrano nelle ristrette categorie individuate dalla normativa», protesta Marco De Guio, dell’Unione Inquilini Sesto San Giovanni. Soddisfatto, invece, il centrodestra unito. «La nuova legge regionale sulle case popolari funziona e i primi bandi sperimentali lo dimostrano. Nessuna graduatoria infinita, perché ora si parte dalla disponibilità di alloggi», spiega Fabio Altitonante, consigliere regionale di Forza Italia. Che, a proposito degli sfrattati puntualizza che «a Milano, in soli 2 anni erano state assegnate case a circa 100 rom fuori bando. La nuova legge prevede l’assegnazione di alloggi temporanei per gli sfrattati, ma ci sono regole chiare, è finito il tempo per gli amici degli amici». D’accordo anche Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi in Regione: «Per noi vengono sempre prima gli italiani. Basta guardare i numeri. Negli ultimi 4 anni tutte le Aler avevano visto aumentare il numero di assegnazioni a cittadini extracomunitari: Aler Milano 46%, Bergamo 45%, BresciaCremona-Mantova 49%, Varese 37%. Insomma, le case costruite con i fondi Gescal dagli italiani andavano per metà agli stranieri, per buona pace dei lombardi in lista d’attesa».

3 thoughts on “Finalmente l’applicazione della legge Maroni privilegia i lombardi nell’assegnazione delle case popolari

  1. io sono cittadino italiano residente a milano dal 1988 ora ho tre figli cittadini italiani aspetto la casa quasi da 10 anni grazie.

  2. Dormo in strada nei cartoni da anni. Sono italiano ho la residenza a Milano alla S. A. M. Via Bergamini 10 dormo dove capita non uso droga né alcool. Ho fatto la domanda x alloggi ERP a Dicembre 2018. Ok che dovrò aspettare ma x il momento datemi un alloggio provvisorio visto che i dormitori sono pieni.

  3. Mi chiamo Renato ho 47 anni dormo in strada non uso droga e né alcool. Ho finito 2 anni di carcere il 27 luglio 2018.Ho fatto domanda x alloggio erp a Dicembre 2018. Almeno se questo Stato mi darebbe un monolocale provvisorio in attesa che mi chiamano x alloggio erp… Invece no mi fanno dormire sui treni in deposito e fa freddo…. I dormitori non ci vado perché tanta gente puzza ed io sto male,oltre che ti buttano fuori alle 7 del mattino… Ma tutto torna nella vita e spero chi ha tanto non avrà più niente… Ogni tanto lavoro x qualche agenzie tipo Manpower o Adecco ma non più di una settimana perché non riesco poi ad andare allae docce nei centri d ascolto. C è gente senza case e case senza gente. A volte mi vergogno ad essere Italiano… Comunque non voglio niente… Ho voluto solo scrivere come sopravvivo e non come vivo. Non voglio niente perché se lo Stato mi vorrà aiutare lo farebbe e basta senza che glielo dico io ma il loro cuore. Grazie x aver consumato questo poco tempo con me….

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