Coppa Italia, pari a reti bianche tra Milan e Lazio. Si deciderà tutto all’Olimpico.

Sport

Milan-Lazio 0-0

Milano 1 Febbraio – Un pareggio che sorride più al Milan che alla Lazio, non subire gol in casa nelle doppie sfide è sempre una nota positiva e il Milan a dire la verità ha puntato più a questo che a vincere la partita.
Un primo tempo davvero brutto dei rossoneri che contengono una Lazio arrembante, come spesso accade chi gioca in casa l’andata cerca di non subire gol, mentre gli ospiti provano a segnare in tutti i modi consapevoli del valore doppio delle reti in trasferta.
Un Milan rinunciatario nella prima frazione e che non riesce mai a palleggiare, meglio nella ripresa quando finalmente inizia a giocare e a creare qualcosa in zona gol, una Lazio bella e vogliosa nel primo tempo che è però costretta ad abbassarsi nel secondo per i cambi di Gattuso ma che riesce comunque a rendersi pericolosa.
La Lazio ha più palle gol ma la più clamorosa la sciupa il Milan con Calhanoglu, il turco spara sopra la traversa a porta praticamente vuota un calcio di rigore in movimento, forse per la Lazio sarebbe stata una beffa la sconfitta.
In mezzo al campo c’è un duello fra due tori dove conviene non perdersi nemmeno un round, Kessie e Milinkovic-Savic mettono tutto il fisico in ogni contrasto, a volte ha la meglio il serbo, altre l’ivoriano, duri ma sempre corretti. Ne esce un pareggio anche tra loro.
Il 28 febbraio ci sarà il ritorno a Roma, al Milan non basterà l’atteggiamento di questa andata, Gattuso lo sa, ma credo che tutti siamo sicuri che il mister rossonero saprà spronare adeguatamente i suoi per affrontare al meglio quella gara.

Racconto e analisi tattica.

Le due squadre cambiano molto rispetto alla sfida di domenica scorsa in campionato. Gattuso sceglie il solito modulo ma con interpreti diversi, in campo c’è Kalinic e non Cutrone, Locatelli mezzala con Bonaventura esterno alto al posto di Calhanoglu e Borini terzino sinistro, Abate dall’altra parte sostituisce Calabria. Simone Inzaghi ha Immobile a disposizione e lo schiera titolare con Felipe Anderson, sulle fasce giocano Lukaku al posto di Lulic e Basta invece di Marusic, Luis Alberto in panchina come De Vrij e Bastos.
Rispetto a domenica la Lazio aggredisce alta e il pressing non fa ragionare i difensori rossoneri, Lazio che punta molto sugli esterni e poco sulle verticalizzazioni di Lucas Leiva come invece aveva fatto domenica. Il Milan fa densità e prova a schermare ogni passaggio ma dagli esterni laziali piovono cross e tocca a Bonucci e Romagnoli svettare sempre in anticipo, appena riconquistato il pallone si cerca immediatamente in verticale Kalinic rinunciando al palleggio, viene fuori un brutto primo tempo del Diavolo e una Lazio che gioca bene e in maniera propositiva. Immobile è una spina nel fianco, dopo i primi 20′ minuti abbastanza sotto ritmo e noiosi ci pensa lui a svegliare tutti, dribbling secco su Romagnoli in area ma poi spreca con un sinistro da dimenticare. Ancora Lazio pericolosa col colpo di testa ravvicinato di Leiva ma Borini con un’ottima diagonale chiude in angolo.
Nella ripresa è un Milan completamente diverso che palleggia e fa viaggiare il pallone, un primo squillo di Locatelli murato, poi entrano Calhanoglu e Cutrone e la partita cambia, la Lazio è costretta ad abbassare gli esterni per contenere il 4-4-2 del Milan.
Arrivano i tiri di Biglia e Suso ma è la Lazio ad essere davvero pericolosa ancora con Immobile che incorna a pochi passi dalla porta, Donnarumma respinge di manona con un miracolo. Entra Luis Alberto, la Lazio non si alza ma lo spagnolo è quasi immarcabile serpeggiando tra le linee. Un destro a giro di Immobile fa venire i brividi a San Siro ma è il Milan ad avere l’occasione più ghiotta, palla tagliata di Suso e colpo di testa di Cutrone respinto d’istinto da Strakosha, arriva Calhanoglu che da pochi metri a porta vuota spedisce alto. Qualche altra conclusione e qualche cross pericoloso da entrambe le parti ma il risultato non cambia. 0-0 e ritorno tutto da vivere.

VAR o non VAR.

Dopo il gol di Cutrone col tocco galeotto di braccio in Milan-Lazio, il procuratore aveva chiesto al giudice sportivo di analizzare l’episodio per decidere se squalificare l’attaccante rossonero per condotta antisportiva. L’azzurrino rischiava due giornate di squalifica, il giudice ha deciso che il tocco è stato involontario quindi nessuna squalifica da infliggere.
Una squalifica sarebbe stata veramente ridicola.
La questione VAR sta inasprendo sempre di più le domeniche calcistiche.
C’è chi è contro il VAR e c’è chi invece è a favore ma ciò che in pochi hanno compreso è che non è lo strumento tecnologico il problema, ma bensì chi lo utilizza.
Per fare un esempio, se un giornalista scrive un articolo da schifo, o infamante, oppure pieno di falsità, la colpa non può certo essere della penna o della tastiera del computer ma è sicuramente del giornalista. La stessa cosa vale per il VAR. Se chi è preposto a riguardare le immagini non lo fa con la dovuta attenzione, o peggio se un arbitro decide di non rivedere al monitor un episodio dubbio la colpa è certamente dall’addetto al VAR o dell’arbitro. Il VAR può fare solo bene se utilizzato correttamente, è chi lo usa a poter sbagliare e fare male. Si vocifera anche di un gruppetto di arbitri che sembrano essere contro il VAR. Questa sarebbe davvero una cosa grave, perché se per boicottare il VAR un arbitro decide di utilizzarlo in maniera sbagliata o di non utilizzarlo affatto, allora siamo di fronte all’ennesima porcata, falsando di fatto in questo modo il risultato delle partite e di conseguenza il campionato.
Il calcio italiano è a pezzi in questo periodo storico, con l’Italia addirittura fuori dal mondiale e la FIGC da ricostruire, detto col cuore non si sente davvero il bisogno di un nuovo scandalo. Auguriamoci quindi che non sia così.

.
Andrea Mutti 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.