Udinese-Milan 1-1
Milano 5 Febbraio – La differenza con qualche mese fa è che il Milan ultimamente riesce a mettere sotto per buona parte della gara due squadre tra le più in forma del campionato, settimana scorsa la Lazio, questa domenica l’Udinese.
Per la prima volta si sfidano da tecnici due ex giocatori vincitori del Mondiale del 2006, Gattuso e Oddo, protagonisti anche della Champions vinta dal Milan nel 2007.
Il Milan a Udine fa la partita che voleva fino al momento dell’espulsione di Calabria. Gioca a tratti un buon calcio, fa girare bene la palla, tiene ottimamente il campo, occupa bene e con i tempi giusti gli spazi, si rende pericoloso e soprattutto rischia pochissimo dando la sensazione di avere sempre il controllo della partita. Poi Calabria a metà secondo tempo fa un fallo stupido, a 80 metri dalla propria porta si fa saltare dal rimbalzo del pallone e sgambetta da dietro l’avversario che sta andando via, pur sapendo di essere già ammonito. Un’ingenuità che a 20 anni può capitare ma che il Milan paga a caro prezzo. Sicuramente sarà arrivata per il giovane terzino una tirata di orecchie da Gattuso e compagni, come dimostrano gli urlacci in campo che Bonaventura gli rivolge al momento del cartellino rosso.
Qualche minuto dopo arriva il pareggio più che fortunoso dei friulani.
Il Milan è davvero cambiato rispetto a due mesi fa, lo dimostra il fatto che dopo aver subito il pari su autogol con doppio rimpallo non viene schiacciato dall’Udinese, ma anzi, si rende pericoloso in avanti nonostante l’inferiorità numerica. Questa reazione e in generale questa prova dicono che il Milan esce dalla Dacia Arena rinforzato.
Sontuosa la gara di Kessie, quasi impeccabile la regia e la tranquillità di Biglia, Bonucci e Romagnoli che si aiutano sempre, terzini che spingono e Suso che oltre a segnare un gol da cineteca con un missile teleguidato fa impazzire tutti gli avversari, di sicuro i difensori friulani saranno attesi in settimana da uno specialista per riprendersi dai traumi psicologici, stanno ancora cercando lo spagnolo per il campo.
Unica nota ancora stonata è André Silva, Gattuso gli ha dato fiducia schierandolo dal primo minuto ma il portoghese non ha risposto come avrebbe voluto l’allenatore, sbagliando un’occasione abbastanza semplice per lui a pochi passi dalla porta, ancora poca cattiveria. Nel post partita l’ex bomber rossonero Massaro ha detto che André Silva in allenamento avrebbe fatto quel gol in rovesciata. Ha ragione.
Racconto e analisi tattica.
Il Milan prende subito in mano la partita, comandando il gioco e ricamando buone trame offensive, l’Udinese fa un pressing disorganizzato e per buona parte del primo tempo si dimentica dell’ottimo stato di forma che sta attraversando.
Il giropalla rossonero è preciso e al momento buono il Milan accelera per arrivare in porta. Suso sulla destra fa quello che vuole con l’appoggio di Kessie e Abate, poi decide che è arrivato il momento di tornare al gol e lascia partire da trenta metri un bolide che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Al decimo è vantaggio rossonero.
L’Udinese prova a svegliarsi ma è troppo bassa e non impensierisce il Diavolo che continua a fare la partita. Oddo verso la fine del primo tempo capisce qual’è il problema principale e lo risolve, i due trequartisti De Paul e Jankto sono troppo bassi e li fa alzare, da questo momento il Milan comincia a trovare qualche difficoltà in più ad impostare da dietro e Lasagna non è più solo in mezzo ai centrali rossoneri.
Nella ripresa il Milan parte ordinato e non lascia spiragli ai friulani, continua a tenere la palla senza rischiare mai, ma non riesce ad affondare per chiudere la gara.
A metà ripresa arriva l’episodio che cambia la partita, Calabria si fa ingenuamente espellere e L’Udinese viene fuori. Dentro Antonelli per Bonaventura, il Milan si risistema col 4-4-1. Un paio di occasioni sventate da Donnarumma e arriva il gol del pareggio, il portiere rossonero si vede sbattere sulla testa il cross di Lasagna deviato da Bonucci, palla che finisce in rete 1-1.
Il possesso palla dell’Udinese è sterile e il match termina 1-1.Le missioni di Gattuso.
Una alla volta, Gattuso sta compiendo le missioni che insieme al suo staff si era prefissato di portare a termine.
Il raggiungimento di una condizione fisica eccellente.
Una mentalità vincente che faccia dare tutto in campo ai giocatori.
La forza mentale di non abbattersi dopo un gol subito ma anzi, continuare a giocare come se nulla fosse successo.
Recuperare qualche punto in classifica con un filotto di risultati utili consecutivi.
Il recupero di giocatori tecnicamente e tatticamente fondamentali come la coppia Bonucci-Romagnoli, Biglia, Calhanoglu, Kessie, Kalinic e André Silva.
Tutte missioni centrate a parte l’ultima. Rimane ancora il problema attaccante, sia il croato che il portoghese non si sono ancora sbloccati e non danno ancora l’apporto di gol che al Milan servirebbe, ma Gattuso sta facendo di tutto per riuscire a sistemare anche questa lacuna, consapevole del fatto che con questo sistema di gioco dispendioso ci sarà bisogno di tutti gli elementi a disposizione adesso che si gioca ogni tre giorni. Il Milan non ha in rosa degli scattisti, che sappiano allungare il passo per colpire gli avversari in contropiede quando si scoprono per recuperare lo svantaggio in modo da poter chiudere le partite, questo consentirebbe di preservare delle energie invece che tenere le gare aperte fino all’ultimo ed essere costretti agli straordinari.
Conoscendo Gattuso, di certo non mollerà la presa finché non si vedranno i frutti del lavoro che sta facendo sulle punte per farle rendere come dovrebbero, quindi, buon lavoro mister.
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