Parte il maxi censimento dei senzatetto: volontari in campo

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Milano 7 Febbraio – Al via fra pochi giorni il mega censimento dei senza fissa dimora a Milano, il “popolo” della notte che si stima si aggiri attorno alle 4-5mila unità. Per raccontare chi sono e che problemi hanno queste persone italiane e straniere l’università Bocconi e la Fondazione De Benedetti metteranno in campo un piccolo esercito di volontari, L’operazione di censimento si svolgerà nelle notti fra il 19 e il 21 febbraio dalle 21 alle 2 del mattino, con decine di squadre composte da almeno tre operatori che avranno fatto la giornata di formazione alla Bocconi per capire quali dati servono e come raccoglierli.

Ci saranno sia squadre incaricate di contare fisicamente le persone che dormono nei cartoni nelle strade del centri, sia rilevatori che andranno invece nei dormitori pubblici, in quelli del privato sociale, nei centri Sprar e nei Cas dove sono ospitati i profughi e richiedenti asilo. Dopo il conteggio delle persone si procederà anche a interviste in profondità nei dormitori per avere anche un’analisi qualitativa dei problemi di chi non ha tetto. Il risultato sarà una fotografia il più possibile fedele alla realtà delle marginalità a Milano con una verifica dell’efficacia delle soluzioni offerte dai servizi pubblici e privati.

Bocconi e fondazione De Benedetti oltre alla Caritas hanno cercato la collaborazione di altre realtà che operano ogni sera sulle strade, dato che ogni associazione ha le sue aree di intervento. Per chi volesse candidarsi volontariamente per partecipare a questa iniziativa c’è un sito (www.frdb.org). Si tratta del terzo censimento a tappeto a Milano e l’ultima ricerca risale al 2013, quando in strada c’erano soprattutto stranieri irregolari. In questi cinque anni il volto della Milano senza fissa dimora

 è cambiato anche per la presenza di molti profughi, oltre che degli italiani che ancora non sono riusciti a riprendersi dagli effetti della crisi economica. Fra gli obiettivi dell’indagine, anche la rilevazione dei problemi connessi all’emarginazione, come il disagio psichico, le dipendenze da sostanze, la separazione familiare. Saranno battute tutte le strade, compreso quelle di periferia, dagli scali ferroviari abbandonati al boschetto della droga di Rogoredo.

 (Repubblica)

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