Sperimentazione: controllori Atm sui treni della metropolitana

Milano

Milano 18 Febbraio – Capolinea della M2 di piazza Abbiategrasso, periferia sud della città. È giovedì sera, sono passate da pochi minuti le 22, sette controllori dell’Atm sono davanti ai varchi di uscita. Impossibile il salto del tornello. Fioccano le multe. I frequentatori della stazione si guardano stupiti: «Mai visti i controllori Atm qui e a quest’ora». Solo un caso? Solo un episodio isolato? Macché. È il segnale di una svolta. È una delle nuove squadre di controllori Atm per la metropolitana. In totale 38 «tutor», a cui si aggiungono sei agenti che lavorano esclusivamente in metrò. La novità, però, non sono solo i controlli in periferia e di sera. No, la vera novità è un’altra. Quei sette controllori sono arrivati fino alla M2 Abbiategrasso viaggiando sul treno del metrò e controllando a bordo dei convogli i biglietti e le tessere dei passeggeri. Sì, proprio come succede su tram, autobus e filovie. In metrò non succedeva, almeno fino allo scorso 5 febbraio. Quel giorno è partita la sperimentazione delle squadre dei controllori a bordo dei treni. Sei giorni di metrò battute a tappeto, vagone dopo vagone, dalle 7 alle 24, su tre turni di lavoro. Questi i primi risultati: 26 mila passeggeri controllati, 715 multe rifilate. Numeri che si sommano ai controlli di gennaio e febbraio sui mezzi di superficie, in particolare 90, 91, 14, 3, 15 e 27: 85 mila passeggeri controllati e 8 mila sanzioni.

Risultati incoraggianti. I vertici dell’Atm, dopo il 12 febbraio, cioè dopo il termine della sperimentazione a bordo dei treni, danno l’ordine: avanti tutta con le nuove squadre di tutor sui convogli. Ieri pomeriggio, alla stazione M1 Lima, ne abbiano intercettata una. Sette controllori. Giubbotti blu con un piccolo simbolo dell’Atm, fasce arancioni sul braccio con la scritta «Assistenza clienti». Sono le 16.30. I sette scendono sulla banchina per i treni in direzione Sesto 1° Maggio Fs. Appena il convoglio arriva in stazione, salgono tutti insieme dall’ultimo vagone e risalgono il treno chiedendo a tutti i passeggeri biglietto o tessera. Primo treno controllato, si scende a Precotto. Poi si prosegue fino a Sesto 1° Maggio Fs. E si torna indietro. Gli sguardi dei passeggeri, allo spuntare del personale Atm, sono tra il sorpreso e l’incuriosito. Una signora che sta leggendo un giornale, sollecitata da un tutor a mostrargli il biglietto, commenta con un sorriso: «Scusi, di solito in metrò mi chiedono solo soldi».

Certo, ci sono anche i multati. Qualche extracomunitario, una coppia di giovani italiani, una signora che ha solo il ticket per la tratta urbana e non per quella extraurbana fino a Sesto. Un anziano multato prova a fare il simpatico con i controllori: «Io non ho mai il biglietto, ho l’abbonamento a non pagare. Ma ora controllate anche sopra i treni? Fate bene, soprattutto di sera». Le reazioni dei «pizzicati» senza biglietto sono civili. Nessuno scatto violento, nessuna fuga fuori dal treno, nessuna parolaccia. Sarà per la sorpresa di trovarsi di fronte un controllore in un treno del metrò, sarà perché i tutor viaggiano in gruppo, fatto sta che i «portoghesi» fanno buon viso a cattivo gioco. Tirano fuori il portafoglio e danno il documento di identità al personale Atm. Se il multato concilia e paga subito, sanzione di 36,5 euro, se aspetta che arrivi a casa dovrà pagare almeno 51,5 euro.

Sono le 18. Il bilancio di quest’ora e mezza? Le persone controllate sono 1.669, le multe 29. I numeri spuntano quasi subito, basta che i sette controllori sincronizzino i palmari in dotazione. Noi, intanto, scendiamo e lasciamo che i tutor continuino il loro tour, iniziato alla stazione M2 di Lambrate con controlli in stazione e proseguito lungo la tratta M1 da Pagano a Loreto sui treni e nei corridoi di interconnessione tra la M2 e la M5 in Garibaldi. I controllori Atm, prima o poi, torneranno anche nella M2 Abbiategrasso. Dove nessuno, fino a pochi giorni fa, li aveva mai visti.

Massimiliano Mingoia (Il Giorno)

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