Lettera semiseria ad un giovane disoccupato “Perché non diventi migrante? Così, per avere i loro privilegi”

Attualità

Milano 23 Febbraio – Caro ragazzo disoccupato, che abiti presumibilmente in periferia, che mangi pane e mortadella, dopo la morte di tua madre che, comunque, una piccola pensione ce l’aveva, devi pensare al futuro. Non bastano i piccoli lavoretti di facchinaggio o di pulizie nei bar, alla sera. E sogni un cinema con quella biondina così dolce e uno smartphone nuovo e una pizza in allegria, ma non sai come fare, dove sbattere la testa. E pensi che hai dei diritti, almeno di una sopravvivenza dignitosa. Diritti che ti vengono negati, per un malgoverno che privilegia altri diritti, per una ideologia buonista che dimentica spesso i tuoi. Allora voglio darti un suggerimento: vai in un centro d’accoglienza per migranti il tempo necessario per mangiare, per ricevere in regalo lo smartphone che desideri tanto e, in prospettiva, c’è anche una paghetta giornaliera consistente con cui potrai accompagnare al cinema la bella biondina. Perché loro, i migranti, sanno come ottenere privilegi. E non hanno paura ad esporsi perché sanno benissimo che in Italia va così.

Per la cronaca le ultime rivendicazioni dei migranti tratte da Il Giornale “Esplode la rabbia da parte di un gruppo di migranti ospitati in un centro di accoglienza di Roma, in largo Perassi, nel quartiere Aurelio.

Si sono barricati all’interno della struttura per protestare contro il mancato pagamento di una piccola somma di denaro che viene consegnata loro giornalmente per fare piccole spese. Secondo alcuni, invece, la protesta sarebbe nata per i ritardi delle ricariche telefoniche. Sul posto le forze dell’ordine. Le condizioni di vita all’interno del centro erano state raccontate un po’ di tempo fa da un’inchiesta de il Giornale.it.  Il responsabile della struttura sta parlando con i migranti per cercare di riportare la situazione alla normalità.

Tensione anche in un centro di accoglienza nelle Marche, a Porto Sant’Elpidio. Come riporta il TgCom24 a protestare in questo caso sono stati sia i rifugiati, ospitati nel Residence Nazionale sulla Statale Adriatica, sia i lavoratori (anch’essi immigrati), che ricevono un compenso che non raggiunge i 7mila euro all’anno.

Già in passato si sono verificate scene analoghe. Nel giugno 2017 in un centro di accoglienza di Arezzo la protesta era stata portata avanti per chiedere soldi anziché cibo. A Lodi a inizio agosto 83 migranti erano scesi in strada per chiedere un miglioramento delle condizioni di accoglienza. E alcuni mesi dopo, nell’ottobre 2017, a Pisa, c’era stata un’altra protesta simile.”

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