Milano 1 marzo – Daniela Pallazzoli nasce a Lecco nel 1970. Ad appena 21 anni ha ormai ampiamente dimostrato di possedere quella forza e determinazione di carattere che le permetteranno di aprirsi un varco nel mondo del lavoro, doti che poi serviranno anche per l’esperienza politica. E’ infatti il 1991 quando si trasferisce a Milano per aprire un’attività commerciale di vendita di articoli per collezionisti come titolare unico dell’azienda tenendo la contabilità in proprio, e gestendo in maniera autonoma tutta l’attività di marketing e promozione, esperienza che le sarà utilissima anche nella sua carriera politica. Lavoratrice e nello stesso tempo studente instancabile, si laurea in filosofia all’Università Statale di Milano a pieni voti.
Nel 2002 si trasferisce a Cusago, un comune agricolo di 4.000 abitanti, dove nel 2004, giovane e inesperta, si candida in una lista Civica e viene eletta in Consiglio Comunale. Sono trascorsi solamente due anni dal suo trasferimento a Cusago, ma le sono bastati per meritarsi la stima dei suoi concittadini. Dal 2004 al 2009 ricopre la carica di Assessore all’Ambiente, ai Trasporti, al Personale e lì apprende la base di formazione che la traghetterà verso il ruolo di Sindaco. Nel 2009 viene eletta sindaco di Cusago con la lista PDL. Ottiene 1006 voti, circa la metà dei suoi concittadini hanno sostenuto lo spirito della sua campagna elettorale, incentrata sul motto ‘Ascoltare, agire, comunicare’. A quanto pare mantiene la parola di ascoltare i cittadini e prodigarsi per essi poiché nel 2014 viene rieletta sindaco per la seconda volta, carica che tuttora ricopre. Subito dopo la sua elezione aveva dichiarato: “Desidero da subito impegnarmi sui temi più urgenti, e cioè la sicurezza, l’adeguamento delle strutture scolastiche, la realizzazione di una nuova palestra e naturalmente la tutela del territorio agricolo di Cusago e dei suoi beni storico-architettonici”. Anche in questo caso mantiene le promesse elettorali giacché in questi anni si è dedicata all’ampliamento delle scuole, alla realizzazione di un nuovo asilo, alla costruzione di una nuova palestra con un occhio di riguardo e attenzione alla tutela dell’ambiente. Dal 2013 è anche Vicepresidente del Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano.
Ma soffermiamoci sui beni storico-architettonici.
Quando Daniela Pallazzoli giunge a Cusago, scopre che nel verdeggiante paesino sorge un castello rinascimentale. Peccato che giaccia tristemente malandato. Si tratta di una residenza di caccia tra le più apprezzate dagli antichi duchi di Milano. Fu edificato nel 1360 da Bernabò Visconti. Il suo discendente Filippo Maria Visconti, per raggiungerlo comodamente da Milano in barca, fece scavare un canale navigabile chiamato Naviglietto. Il castello venne poi ampliato a fine Quattrocento da Ludovico il Moro. Francesco II Sforza, figlio del Moro, se ne disfece vendendolo al banchiere Massimiliano Stampa. Proprio come se si trattasse di un segno del destino, nello stesso anno in cui Daniela Pallazzoli nacque, la curiosità per il castello e l’intero territorio di Cusago è stata risvegliata dal discendente di quel Massimiliano Stampa: il ricco Camillo Casati Stampa marchese di Soncino. Il fatto collegato ai marchesi di Soncino è passato alla storia come il “delitto Casati Stampa” o “delitto di via Puccini” e fu il primo caso di cronaca nera a luci rosse in Italia. Fece un enorme scandalo. In realtà si trattò di un delitto-suicidio consumato a Roma, ma quel fatto era collegato a Cusago per via delle proprietà che il marchese possedeva in quel luogo. Fino allora pochi sapevano che egli avesse tali proprietà. E anche chi lo sapeva, non si rendeva conto che corrispondessero a un’antica tenuta di caccia e al piccolo castello risalente addirittura ai Visconti e agli Sforza.
Benché il castello sia l’orgoglio dei cusaghesi, soffre come molti beni storici architettonici del paese di uno stato di inutilizzo che lo accompagna verso il degrado. Con l’elezione a sindaco di Daniela Pallazzoli, già nel 2010 vengono emanati i primi atti di tutela del maniero, per tutto il primo mandato viene condotta una operazione di marketing territoriale volta ad ottenere finanziatori e o possibili sviluppatori di un nuovo progetto di utilizzo del castello. Lei per prima, trapiantata a Cusago, ma amante dell’arte e della storia, cerca di smuovere le acque e salvare dallo sfacelo quel silenzioso testimone del nobile passato cusaghese.
Purtroppo però il castello è proprietà privata, e per accedere ai fondi statali o regionali, i beni storici devono rientrare nel patrimonio demaniale. Così Daniela Pallazzoli, con la rielezione nel 2014, da vita ad una idea cercando di sviluppare una operazione di partenariato pubblico – privato, che ha lo scopo di rendere di nuovo fruibile il Castello. L’idea di base è la cessione della quota del 51% del Castello in cambio della restaurazione del tetto, a seguire si sarebbe costituita una fondazione di partecipazione che avrebbe restaurato e riempito di contenuti il bel Castello di Cusago, consentendo così anche un recupero della storia stessa di Cusago.
Nel 2016 quasi vi riesce, ma la proprietà del bene viene ceduta al 100% delle quote alla Finscottsrl, facendo così cadere l’ambizioso progetto dell’amministrazione comunale.
La cessione in verità non va a buon fine; ma tutto il lavoro fatto nei due anni precedenti non va perso, poiché la proprietà del Castello, sotto il controllo della soprintendenza, inizia a restaurare il primo lotto di interventi sul tetto. Il costo dei lavori è a totale carico della proprietà del maniero, che mantiene gli impegni presi con il Comune di Cusago. Probabilmente, senza la determinazione del sindaco Daniela Pallazzoli, anziché assistere ai lavori di recupero del tetto del vecchio maniero, assisteremmo ancora oggi al suo destino di abbandono.
L’impegno di far sì che i lavori al tetto iniziassero nel suo mandato è stato anch’esso rispettato, e nei prossimi mesi inizierà anche il secondo lotto di lavori al tetto, perché l’obiettivo e rifarlo tutto.
Daniela Pallazzoli è candidata alle prossime elezioni al Consiglio regionale. Se porterà in Regione Lombardia lo stesso impegno e la stessa determinazione che l’hanno caratterizzata fino a ora, di certo farà molto parlare di sé nel prossimo futuro. I suoi obiettivi sono la salvaguardia del suolo agricolo e la valorizzazione del patrimonio storico architettonico che reputa i due patrimoni non esportabili e se valorizzati capaci di renderci unici al mondo.
Michela Pugliese
Per approfondimenti sul tema storico, vedi “Benvenuta a Milano, un intreccio di voyeurismo, amore, antichi castelli e vie d’acqua” di Michela Pugliese
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