Flat tax, ecco quanti soldi in più si prenderebbero a seconda della fascia di reddito

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Milano 4 Marzo – Nel programma di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni c’è la flat tax, ovvero una tassa fissa al 23 per cento che consentirebbe a tutti di pagare di meno, soprattutto a quelli che guadagnano meno. Ma vediamo, a seconda delle fasce di reddito, quanto si prenderebbe in più nella busta paga.

Il lavoratore dipendente – Un lavoratore che guadagna circa 29.500 euro all’anno (più o meno 1.300/1.400 euro al mese), riporta il Giornale, versa un quarto di quanto guadagna allo Stato sotto forma di Irpef. Ovvero, 7.527 euro. Il tax rate, ossia la pressione fiscale rispetto al reddito lordo, è infatti del 25,5 per cento. Con l’aliquota unica del 23% e la notax area di 12mila euro, il lavoratore dipendente del settore privato si trova a pagare solo 4.023 euro. Risparmiando così tra i 2mila e i 3.500 euro.

Il quadro – Prendiamo il caso di un lavoratore dipendente, sia pubblico che privato. Pensiamo a un quadro dell’Agenzia delle entrate con un reddito annuo lordo di circa 39.848 euro. L’imposta è di 10.913 euro che lascia all’impiegato una disponibilità di 28.935 euro. Applicando la flat tax al 23% con no tax area a 12mila euro l’impiegato pagherebbe poco più di 6.400 euro di Irpef risparmiando oltre 4.500 euro, cioè 375 euro al mese.

Il professionista – Proviamo ad applicare l’aliquota unica al 23% con una no tax area di 12mila euro a un avvocato cinquantenne con un reddito annuo lordo di 71.604 euro. Il professionista opera in regime di partita Iva, riesce a portare in deduzione tante spese. Questo fa sì che l’imponibile scenda 56.789 euro che risale a 59mila euro poiché l’avvocato in questione affitta una stanza dello studio a un collega che collabora con il suo studio ricavando 2.211 euro all’anno. Sui 59mila euro di imponibile l’avvocato paga 16.284 euro di Irpef che gli lasciano in tasca 42.716 euro all’anno (3.560 euro circa al mese). Il tax rate, cioè l’ incidenza della pressione fiscale sull’ imponibile, è del 27,6 per cento. Con la flattax al 23% e una no tax area di 12mila euro l’ avvocato pagherebbe un’ imposta di 13.708,92 euro con un tax rate del 19,1%, dunque molto vicino alla soglia massima del 23. E comunque l’ avvocato pagherebbe 13.708 euro di Irpef recuperando circa 2.500 euro in più rispetto all’ attuale regime e potendo far fronte alle spese da sostenere per la propria famiglia e per la propria attività di 57.895 euro. (Libero)

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