Genoa-Milan 0-1
Milano 12 Marzo – Bisognava capire che Milan sarebbe stato dopo la sconfitta contro l’Arsenal visto che i rossoneri non perdevano da due mesi e mezzo. La risposta è tutta nell’incornata di André Silva all’ultimo secondo che regala al Diavolo tre punti pesanti come un macigno.
Il Milan ha dimostrato di aver capito subito la lezione e gioca una buona partita sul piano dell’agonismo contro una squadra ostica e battagliera come quella di Ballardini, sciupa come al solito 5-6 ottime occasioni, si salva quando Zukanovic sbaglia un gol quasi fatto e soprattutto ci crede spingendo fino all’ultimo secondo, con la voglia di vincere e di inseguire il quarto posto, con la voglia di rialzare subito la testa prendendosi la vittoria con la forza. Ci riesce grazie al primo gol in serie A di André Silva, che all’ultimo secondo sfrutta il solito mancino tagliato di Suso e con una torsione in aria incorna alla perfezione un pallone su cui l’ottimo Perin non può nulla. Un gesto tecnico notevole, arrivato dopo un assalto durato mezz’ora che testimonia che il problema non era la condizione fisica.
Gattuso la legge bene, capisce che per far abbassare il Genoa e per creargli problemi ci vogliono le due punte, così a 20′ minuti dalla fine passa al 4-4-2 e il Milan schiaccia i rossoblu fino ad arrivare alla vittoria per cuori forti. La vince Gattuso. La vince André Silva. La vince la voglia di lottare per il Milan.
Racconto e analisi tattica.
Il Milan parte come sempre col 4-3-3, tra i titolari ci sono Kalinic al posto di Cutrone e Borini terzino al posto di Calabria. Il Genoa si schiera col 3-5-2.
Il Milan fa la partita, cerca di sbagliare il meno possibile ma questo rallenta un po’ la manovra per via della ricerca dell’estrema precisione che tra l’altro non sempre c’è, ne risente anche il contropiede quando bisogna accelerare per provare a sorprendere il Genoa che si scopre venendo in avanti. La squadra di Ballardini è abbastanza ordinata ma non sempre i reparti si muovono con i tempi giusti e Bonaventura tra le linee trova spesso buoni spazi in mezzo al campo ma non riesce a verticalizzare a dovere, meglio quando allarga sugli esterni che producono buoni cross. Bonucci fa il doppio play con Biglia ma il giropalla è abbastanza lento nel primo tempo, meglio nella ripresa. La coppia di centrali rossonera annulla Galabinov, Romagnoli è sempre perfetto anche negli anticipi di testa, Pandev gode di più libertà ma non trova mai lo spunto. Le catene rossonere funzionano bene liberandosi spesso al cross grazie alle sovrapposizioni. Nel secondo tempo il Milan alza il baricentro, passa al 4-4-2 e schiaccia i rossoblu nella propria trequarti che faticano in marcatura sulle due punte e non riescono più a ripartire.
Nei primi dieci minuti di gara il Milan produce due palle gol, la prima vede Calhanoglu servire un’ottima palla a Bonaventura che dal limite alza sopra alla traversa, la seconda la offre Rodriguez a Kalinic con un bel cross rasoterra che il croato gira bene verso la porta ma Perin si distende e para. Il Milan fa la partita, il Genoa si affaccia dalle parti di Donnarumma con un cross pericoloso di Laxalt su cui nessuno interviene, poi Calhanoglu ci prova due volte ma senza successo. Arriva una palla a Kalinic che la spara alta, una punizione invitante dal limite per Calhanoglu ma il turco calcia debolmente, altra buona occasione per Calhanoglu che spreca calciando alto dal limite. Il Milan segna, Calhanoglu di testa colpisce il palo e la palla arriva a Bonaventura che insacca ma l’arbitro annulla giustamente per fuorigioco con la conferma del VAR.
Nel secondo tempo parte meglio il Genoa nei primi minuti che trova anche il gol di testa con Rigoni sugli sviluppi di un calcio piazzato, interviene nuovamente il VAR che annulla ancora giustamente per fuorigioco. Zukanovic di testa fallisce un’occasione clamorosa quasi a porta vuota e da questo momento inizia l’assedio del Milan. Si accende Suso e si accende il Diavolo. Dentro Cutrone per Kalinic e il Milan va vicino al vantaggio con le conclusioni prima di Bonaventura e poi di Rodriguez. Dentro Silva per Calhanoglu. Bonaventura ci prova ancora due volte ma Perin è attento, Suso comincia a mettere in area palle velenose una dietro l’altra ma nessuno ne approfitta. Entra Calabria per Bonaventura. Punizione da ottima posizione ma Suso calcia a lato di poco. Il Milan spinge alla ricerca del gol che arriva all’ultimo secondo, cross tagliato di Suso e colpo di testa perfetto di André Silva. Il Diavolo espugna Marassi.
A Londra per l’impresa.
Tre note positive per provare a crederci.
Le possibilità che il Milan passi il turno di Europa League sono ridotte all’osso. L’Arsenal si è dimostrato davvero forte ma la prova di forza e orgoglio che il Milan ha fornito a Genova ci dice che il problema di condizione fisica non esiste e questa è la prima nota positiva. La seconda è che il Milan ha trovato i tre punti al Marassi con un gol al 94′ quando ormai tutti pensavano al pareggio, una vittoria così può fornire una carica pazzesca che i rossoneri dovranno riversare sul campo dei Gunners. La terza è che adesso il Milan sa chi è il suo avversario, Gattuso e i giocatori hanno visto da vicino gli inglesi, hanno capito quali sono stati gli errori commessi nell’andata e si sono resi conto dei punti di forza dei Gunners ma anche delle lacune, in più il Diavolo a questo punto non ha nulla da perdere e anche per questo può e deve giocarsela.
Che nessuno si illuda, la possibilità di andare a casa è concreta e se così sarà amen. Gattuso ha detto che il Milan non andrà a Londra in gita e potete scommetterci, c’è da credergli. Dunque, a Londra con tutta la forza che abbiamo, con tutto il cuore che abbiamo, con tutto quello che abbiamo. Sarà anche solo un ottavo di Europa League, ma è inutile nasconderlo… quanto ci tengono i milanisti all’Europa.
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