Milano 15 Marzo – Stephen Hawking, astrofisico di fama mondiale, è morto all’età di 76 anni nella sua abitazione a Cambridge, in Gran Bretagna. Hawking soffriva di sclerosi laterale amiotrofica che lo ha costretto sulla sedia a rotelle. Professore dell’Università di Cambridge, Hawking è stato uno tra i fisici teorici più conosciuti al mondo: la sua notorietà si deve soprattutto agli studi sui buchi neri, sulla cosmologica quantistica e sull’origine dell’universo.
La carriera – Nel 1974, all’età di 32 anni, divenne uno dei membri più giovani della Royal Society, l’istituzione scientifica più prestigiosa della Gran Bretagna. Nel 1979, Hawking fu nominato professore di matematica – una posizione tenuta da Newton – all’Università di Cambridge, per la quale aveva lasciato l’Università di Oxford per studiare astronomia teorica e cosmologia. Vincolato all’immobilità dagli anni Ottanta a causa di una malattia del motoneurone, diagnosticatagli già nel 1963 (una forma a lenta progressione di sclerosi laterale amiotrofica) Hawking era costretto a comunicare con un sintetizzatore vocale. E in un corpo distorto dalla malattia risiedeva una mente estremamente brillante, affascinata dall’essenza dell’Universo, dal suo processo di formazione e dal modo in cui poteva finire.
Per due volte ha rischiato di morire: nel 1985 e nel 2009, per due gravi forme di polmonite. Hawking aveva due sorelle, Philippa e Mary, e un fratello adottivo, Edward. Dopo la laurea a Cambridge, Hawking iniziò a frequentare Jane Wilde, un’amica di sua sorella, conosciuta poco prima della sua diagnosi. I due si fidanzarono nell’ottobre del 1964 e si sposarono il 14 luglio 1965. Durante i primi anni di matrimonio, Jane abitò a Londra. Non appena conseguì la laurea, i due coniugi viaggiarono per gli Stati Uniti più volte per conferenze di fisica, di conseguenza Jane cominciòun programma di dottorato di ricerca. Nel maggio 1967 nacque il primo figlio, Robert. Nel 1970 nacque la seconda figlia, Lucy, e nel 1979 il terzo figlio, Timothy. Alla fine del 1990, Hawking iniziò una relazione sentimentale con Elaine Mason, sua infermiera personale da anni. Nel 1995 la sposò disse: “E’ meraviglioso, ho sposato la donna che amo”.
Teoria cosmologica e la gravità quantistica – I principali campi di ricerca di Hawking sono stati la teoria cosmologica e la gravità quantistica. Il suo lavoro sulla cosmologia quantistica e sulla funzione d’onda dell’universo, secondo alcuni, è la ragione del ritrovato interesse per questa teoria. Ha fornito la prova matematica del teorema dell’essenzialità (No-HairTheorem) di John Archibald Wheeler, cioè che i buchi neri sono caratterizzati solamente da tre proprietà: la massa, il momento angolare e la carica elettrica. Ha inoltre proposto le quattro leggi della termodinamica dei buchi neri, in analogia con la termodinamica classica, in modo da non violare specialmente il secondo principio della termodinamica. Nel 1974 dimostrò che, dal punto di vista termodinamico, i buchi neri sono corpi neri e sono descritti dalle leggi della termodinamica: posseggono cioè una temperatura e un’entropia definite dal loro campo gravitazionale e dalla loro superficie.
“Il mio obiettivo è semplice – disse un giorno – . E’ la comprensione totale dell’Universo, capire perché è così com’è e perché esiste”. Il suo libro “Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo”, pubblicato nel 1988, gli ha assicurato fama mondiale, con 10 milioni di copie vendute in 40 diverse lingue. Nel 2014 esce il film biografico, che racconta la sua vita, “La teoria del tutto”, con la regia di James Marsh. Per l’interpretazione dello scienziato, Eddie Redmayne vince l’Oscar come miglior attore protagonista.
Ruffini: “Voleva la formula dei buchi neri sulla lapide” – Stephen Hawking avrebbe voluto sulla sua lapide la formula di massa, ossia la formula matematica che misura l’energia emessa dai buchi neri al momento della loro nascita, una sorta di vagito di quei giganti cosmici. Lo ha rivelato Remo Ruffini, direttore del Centro internazionale per la Rete di astrofisica relativistica (IcraNet) e presidente del Centro internazionale di astrofisica relativistica (Icra), che ha collaborato a lungo con Hawking elaborando quella formula con lui e con il matematico Roy Kerr.(Tg.com)
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